La Voce dei Bancari anno
LII – N.9/2000
CENTRO SERVIZI FABI
Ufficio informazioni
I TUOI DIRITTI: MATRIMONIO
L'unione matrimoniale è basata sul principio
dell'uguaglianza tra i coniugi.
In questo capitolo si dà risposta alle domande
fondamentali che riguardano il matrimonio, sotto i suoi molteplici aspetti.
Quali sono le condizioni per sposarsi?
La differenza di sesso fra gli sposi, il loro consenso e il
rispetto delle forme stabilite per la celebrazione.
A quanti anni ci si può sposare?
Bisogna aver compiuto i 18 anni, ma chi ne ha più di 16 può
ottenere l'autorizzazione dal Tribunale per i Minorenni.
Ci sono persone che non possono sposarsi?
Sì. Chi è già coniugato e il suo matrimonio è ancora valido agli
effetti civili, chi ha rapporti di parentela o affinità con l'aspirante
coniuge, chi è interdetto per infermità mentale, chi è stato condannato per
omicidio o per tentato omicidio del coniuge dell'altro.
Quale tipo di parentela e affinità tra gli
aspiranti sposi impedisce le nozze?
La parentela in linea retta (ascendenti e discendenti) o in
linea collaterale fino al terzo grado (fratelli e sorelle, zii e nipoti) e
l'affinità (il rapporto tra uno degli sposi e i parenti dell'altro) in linea
retta o in linea collaterale fino al secondo grado.
Due figli adottivi di una stessa persona
possono sposarsi?
No, e neanche un figlio adottivo con il figlio del genitore
adottante, un adottato con il coniuge del genitore adottante o il genitore
adottante con il coniuge dell'adottato.
La donna vedova, o il cui matrimonio sia
stato annullato, può risposarsi subito?
No. Deve attendere 300 giorni dalla morte del marito o
dall'annullamento del matrimonio. Può ottenere però l'autorizzazione dal
Tribunale se dimostra di non essere in stato di gravidanza.
Quali tipi di matrimonio sono previsti
dalla legge italiana?
Il matrimonio celebrato davanti all'ufficiale dello stato
civile, quello celebrato da un ministro del culto cattolico in base al
Concordato con la S. Sede (matrimonio concordatario), o da ministri di culti
ammessi nello Stato. In questi ultimi casi il matrimonio acquista gli effetti
civili con la trascrizione nei registri di stato civile.
Il matrimonio civile come e dove si
celebra?
Si celebra pubblicamente, nella casa comunale, alla presenza di
due testimoni davanti all'ufficiale di stato civile. Questi dà lettura degli
articoli del codice che regolano i diritti e i doveri dei coniugi, riceve le
dichiarazioni degli sposi e li dichiara uniti in matrimonio.
Il matrimonio concordatario ha gli effetti
di quello civile?
Sì, perché il sacerdote svolge sia le funzioni religiose sia le
formalità civili, trasmettendo poi l'atto di matrimonio al Comune per la
trascrizione.
Sposarsi in Chiesa o in Comune: quali
differenze comporta?
Il matrimonio civile può essere annullato solo dal Tribunale
civile, quello concordatario sia dal Tribunale ecclesiastico sia da quello
civile.
I non cattolici possono celebrare il
matrimonio secondo il loro rito?
Sì, purché il loro culto sia ammesso nello Stato. In questo caso
il ministro del culto celebra le nozze dopo aver ottenuto l'autorizzazione
dall'ufficiale di stato civile, al quale trasmetterà l'atto di matrimonio per
la trascrizione nei registri dello stato civile. Per l'eventuale annullamento
non si applicano le leggi religiose, ma soltanto quelle dello Stato italiano.
Il matrimonio celebrato all'estero ha
valore in Italia?
Sì, se è considerato tale dalla legge del luogo di celebrazione
o dalla legge nazionale di almeno uno dei coniugi al momento della celebrazione
o dalla legge dello Stato di comune residenza. Secondo la legge italiana, il
matrimonio celebrato davanti al Console all'estero equivale al matrimonio
celebrato davanti all'ufficiale di stato civile in Italia.
Se il matrimonio è celebrato all'estero,
per l'eventuale giudizio di nullità, di divorzio o di separazione è competente
il Giudice italiano?
Il Giudice italiano è competente nei seguenti casi: uno dei
coniugi è domiciliato o residente in Italia; il coniuge convenuto ha in Italia
un rappresentante autorizzato a stare in giudizio o accetta la giurisdizione
italiana; uno dei coniugi è cittadino italiano; il matrimonio è stato celebrato
in Italia.
Quali sono le conseguenze per una donna
italiana che sposa uno straniero?
Può acquistare la cittadinanza del marito, pur continuando a
mantenere la propria. In questo caso avrà la doppia cittadinanza.
Da quale legge sono regolati i rapporti con
il marito?
Si applica la legge nazionale comune o, in mancanza, la legge
dello Stato nel quale la vita matrimoniale è prevalentemente localizzata.
Quali conseguenze ha il matrimonio sul
cognome della donna?
La moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e, se
vedova, lo conserva, perdendolo nel caso passi a nuove nozze.
Al momento del matrimonio si può scegliere
il regime di comunione o separazione dei beni?
Sì. Al momento del matrimonio si applica automaticamente il
regime di comunione dei beni; di comune accordo si può però scegliere quello di
separazione dei beni.
Nel caso in cui i coniugi o uno di essi non
abbiano la nazionalità italiana, come sono regolati i rapporti patrimoniali?
Si applica la legge nazionale comune o, in mancanza, la legge
dello Stato nel quale si svolge in prevalenza la vita coniugale. I coniugi
possono anche convenire per iscritto di sottoporre i loro rapporti patrimoniali
alla legge nazionale di uno di essi o alla legge dello Stato nel quale uno dei
coniugi risiede.
Esiste, nella legge, una distinzione di
compiti tra moglie e marito?
No, nessuna: ciascuno deve contribuire ai bisogni della famiglia
in relazione alle rispettive sostanze e alla capacità di lavoro professionale o
casalingo.
Quali sono i diritti e i doveri dei
coniugi?
La fedeltà, l'assistenza morale e materiale reciproca, la
collaborazione nell'interesse della famiglia, la coabitazione.
Chi decide dove fissare la residenza della
famiglia?
Lo decidono marito e moglie, di comune accordo. Ciascuno di loro
può però avere il proprio domicilio nel luogo dove ha stabilito la sede
principale dei suoi affari o interessi.
Che cosa succede se marito e moglie non
sono d'accordo su una decisione?
Ciascuno dei coniugi può rivolgersi al Giudice Tutelare, che
tenterà di raggiungere una soluzione soddisfacente per entrambi. Se ciò non
riesce, su richiesta delle parti il Giudice adotterà la decisione che ritiene
più adeguata alle esigenze della famiglia.
Quali sono le conseguenze se uno dei
coniugi non adempie agli obblighi familiari?
Se vengono violati i doveri inerenti al matrimonio, sia la
moglie sia il marito possono chiedere la separazione giudiziale con addebito.
Sono previste anche responsabilità penali.
Quando cessa l'obbligo di coabitazione?
Quando è stata proposta domanda di separazione, di dichiarazione
di nullità del matrimonio o di divorzio. oppure se vi è una giusta causa. Se un
coniuge si allontana senza giusta causa dal domicilio familiare, nei suoi
confronti viene sospeso il diritto all'assistenza morale e materiale.
Che cosa succede a chi, già coniugato, si
sposa con un'altra persona?
Commette reato di bigamia, anche se il matrimonio è stato
celebrato all'estero senza essere trascritto in Italia. Il fatto non
costituisce reato se uno dei matrimoni è celebrato con rito religioso senza
effetti civili. La pena è la reclusione da 1 a 5 anni, aggravata nel caso di
inganno dell'altro coniuge.
È punito il coniuge che provoca la
celebrazione di un matrimonio con l'inganno?
Sì, il coniuge che nasconde all'altro l'esistenza di fatti che
possano rendere nullo il matrimonio commette reato, punibile con la reclusione
fino a 1 anno e con una multa.
L'adulterio costituisce reato?
Non più. L'infedeltà è rilevante soltanto ai fini dell'addebito
della separazione.
Si può essere incriminati per avere
abbandonato il domicilio coniugale?
Il solo abbandono non costituisce reato, a meno che il coniuge,
il genitore o il tutore che si allontana dal domicilio familiare, in modo
definitivo e senza giustificazione, manchi di prestare all'altro coniuge o al
figlio minorenne la necessaria assistenza morale, materiale ed economica.
La pena è la reclusione fino a 1 anno oppure una multa.
Si può essere incriminati per mancato
sostentamento del coniuge o dei figli minori?
Sì, qualora il coniuge e i figli siano in stato di bisogno e ciò
vale anche in caso di separazione o di divorzio. La pena è della reclusione
fino a 1 anno e una multa.