La Voce dei Bancari anno LIII – N.1/2001
CAAF
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Nella
finanziaria 2000 è prevista la restituzione di quel famoso balzello che nel
lontano 1993 hanno dovuto sborsare circa dieci milioni di italiani: si tratta della
c.d. “quota fissa individuale per l’assistenza medica di base”, meglio
conosciuta con il nome di “tassa sul medico di famiglia”.
Il
rimborso sarà dell’80% e lo “scarto” si giustifica perchè i contribuenti
poterono a suo tempo indicare l’importo pagato fra le deduzioni previste per la
dichiarazione dei redditi, ottenendo un primo e parziale recupero.
Il
meccanismo per la restituzione delle 68.000 lire (per ciascun componente della
famiglia per cui venne pagata a suo
tempo la tassa) avverrà in base alle diverse categorie: i lavoratori autonomi
potranno utilizzare il meccanismo della compensazione e scalarle dai versamenti
unificati, i lavoratori dipendenti e i pensionati potranno presentare una
semplice richiesta formale al proprio sostituto d’imposta e la restituzione
avverrà in busta paga o pensione, gli altri potranno utilizzare la
dichiarazione dei redditi e per i casi particolari (ad esempio per i
disoccupati) si è in attesa di un Decreto per le modalità di restituzione.
Un
consiglio è quello di verificare con attenzione se nel 1993 si è provveduto
davvero al pagamento della suddetta tassa, infatti l’Amministrazione
finanziaria effettuerà una serie di controlli utilizzando i dati in archivio,
più che altro per scoraggiare quei 4 milioni di italiani che non avendo pagato
la tassa nel ’93 ora ne richiedono il rimborso. La sanzione per chi ci provasse
ugualmente, oltre alla restituzione del rimborso non dovuto, sarà una denuncia
per falsa dichiarazione.
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MODELLI
RED: L’INPS RIAPRE PER I RITARDATARI
Nel
mese di dicembre l’INPS ha inviato circa 1.700.000 lettere di sollecito ai
pensionati che avendo già ricevuto la prima volta la richiesta a compilare il
modello RED non hanno adempiuto in tal senso.
Si
ricorda che il RED nel 2000 è stato richiesto a circa 7.000.000 di pensionati,
i quali hanno già utilizzato le strutture del CAAF per adempiere – in maniera
del tutto gratuita - a quest’incombenza richiesta dall’Ente Pensionistico.
Il
termine per la presentazione, vista la concomitanza che c’è stata con il
periodo natalizio, viene prorogata d’ufficio al 31 marzo 2001, dando un po’ più
di respiro a tutti i percettori di pensione.
Se
si è già provveduto a redigere il modello Red ed è arrivato lo stesso il
sollecito non dovete fare nient’altro che informarvi presso la sede del CAAF
FABI più vicina a voi, poiché potrebbe essere necessario integrare le
informazioni già trasmesse con altre in vostro possesso… qualora abbiate
cestinato il primo avviso, siamo a vostra completa disposizione per poter dar
seguito al giusto sollecito dell’Inps.