Lodato
dai contemporanei e imitato da allievi e seguaci, il Perugino è
considerato uno tra i maggiori protagonisti dell'arte rinascimentale
italiana. Come narra il Vasari, la sua pittura "tanto piacque
al suo tempo, che vennero molti di Francia, di Spagna, d'Alemagna
e d'altre province per impararla". Infatti, il contributo innovativo
della sua arte cristallina, caratterizzata da raffinate trasparenze,
da armonie di colori e di luci, da silenzi e lievi melodie, da figure
divine piene di grazia delicata e di dolce melanconia, inserite
in prospettive sapienti e infinite, fu per anni modello e punto
di riferimento da seguire. Tra i tanti allievi ebbe il giovane Raffaello
e un'intera generazione di pittori che diffusero ampiamente il suo
innovativo linguaggio artistico. Le manifestazioni in onore del
Perugino sono il punto d'arrivo di un ambizioso progetto (6 mostre
in contemporanea più 12 siti sul territorio, dalla Porziuncola
nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Foligno, da Spello
a Panicale, etc) che offrirà l'occasione di conoscere l'opera
del più illustre pittore umbro nel suo migliore e più
esaustivo contesto. Dieci anni di studi che hanno portato alla luce
aspetti inediti dell'opera dell'artista, una campagna di interventi
di restauro che hanno interessato tutte le testimonianze artistiche
del Perugino sul territorio sono i principali ingredienti dell'iniziativa.
"Perugino il divin pittore" si colloca pertanto tra le
più importanti manifestazioni culturali realizzate in Italia
negli ultimi anni, contribuendo a rafforzare il sentimento di identificazione
dell'Umbria e degli umbri con il maestro di Città della Pieve.
La mostra estende idealmente i suoi confini oltre le sedi espositive,
seguendo l'itinerario dei dipinti realizzati da Pietro Perugino
nella sua regione natale. Un'agile guida illustra le opere del Perugino
presenti nelle diverse sedi della città di Perugia (in particolare
il prestigioso ciclo del Collegio del Cambio) e negli altri centri
del territorio umbro (Corciano, Deruta, Fontignano, Città
della Pieve, Panicale, Assisi - S. Maria degli Angeli, Bettona,
Foligno, Montefalco, Spello, Trevi).
Le testimonianze pittoriche sono presentate nel loro contesto, attraverso
rapide indicazioni sui luoghi, gli edifici di provenienza, l'iconografia,
le iscrizioni, le notizie storiche e documentarie.
Molte ed interessantissime anche le iniziative collaterali allevento.
Vale proprio la pena di programmare un viaggio in Umbria nei prossimi
mesi!
Galleria
Nazionale dell'Umbria Perugino
il divin pittore
La Galleria Nazionale dell'Umbria ospita la prima grande rassegna
dedicata alla produzione pittorica di Perugino. La mirata selezione
di dipinti consente di ripercorrere le tappe fondamentali del percorso
umano e artistico del maestro. Capolavori giovanili permettono di
cogliere le diverse componenti della sua formazione: dal variegato
contesto artistico perugino tra settimo e ottavo decennio del Quattrocento,
ai riflessi pierfrancescani, verrocchieschi e fiamminghi. All'accurata
analisi dei dipinti sistini e del periodo romano, eccezionalmente
documentato in mostra dal polittico Albani Torlonia, segue la disamina
dell'attività fiorentina e umbra. In questa sezione verranno
presentate alcune straordinarie ricomposizioni. La preziosa predella
della pala Chigi, realizzata per la chiesa di Sant'Agostino di Siena
verrà ricostruita con i pannelli provenienti dal Metropolitan
Museum di New York e dal Museum of Fine Art di Chicago; la maestosa
pala d'altare dipinta per la chiesa di Sant'Agostino a Perugia sarà
riassemblata con vari elementi provenienti da collezioni straniere;
la pala Tezi sarà riunita alla predella oggi a Berlino. Saranno,
inoltre, dedicati inediti approfondimenti alle tecniche impiegate
nella bottega del Perugino, con particolari riflessioni sull'uso
del cartone a spolvero e sui pigmenti, secondo le indagini connesse
agli interventi di restauro. La ricca esposizione di disegni consentirà
di approfondire e completare il profilo dell'artista. Gli studi
preparatori per celebri dipinti, i disegni per figure bibliche e
mitologiche, per ritratti, paesaggi e grottesche, permetteranno
di cogliere le straordinarie capacità grafiche del Vannucci.
Il confronto nella stessa sede tra disegni e dipinti costituirà
occasione irripetibile di conoscenza e di verifica dell'itinerario
artistico di Perugino. Il percorso storico-artistico sarà
integrato da una sezione documentaria, curata dall'Archivio di Stato
di Perugia, che intende presentare alcuni aspetti della storia della
città in epoca contemporanea all'artista. Percorsi tematici
contribuiranno alla ricostruzione del contesto politico, sociale
e culturale. In particolare, preziosi esempi documentari tratti
dagli archivi cittadini focalizzeranno l'attenzione del visitatore
su aspetti e situazioni di particolare rilievo storico e artistico
che coinvolsero il Perugino o ne determinarono l'attività:
la forte presenza della famiglia Baglioni e il loro insediamento
in Colle Landone, l'egemonia economica delle Arti e la prestigiosa
committenza del Cambio, il contesto artistico e l'organizzazione
corporativa dei pittori perugini, l'ambiente culturale e il ruolo
dell'Università, il quadro religioso e devozionale cittadino.
La sezione sarà inoltre arricchita dalla presentazione di
documenti inediti che, frutto di recenti ricerche, forniranno nuovi
elementi su alcune committenze al Perugino.
Centro espositivo della Rocca Paolina
La fortuna e il mito
Nel suggestivo scenario degli antichi sotterranei della Rocca Paolina
di Perugia, è allestito un percorso che 'racconta' la percezione
dell'opera di Perugino tra il XVI secolo e gli inizi del XX secolo,
in particolar modo nella cultura italiana e francese. Dipinti su
tavola e tela, sculture, disegni, incisioni, libri e intagli lignei
caratterizzeranno questa ricca esposizione, con opere di Bachiacca,
Ferrari, Salvi, Wicar, Hebert, Massari, Moreau, Baschet, Goncourt,
Perin. Un'accurata selezione di testimonianze permette di approfondire
la storia e gli aspetti conservativi di opere del maestro forzosamente
emigrate in Francia durante la stagione napoleonica. Vicende raccontate
non solo per mezzo dei documenti (alcuni inediti), ma anche attraverso
pregevoli copie.
Monastero
di San Pietro La miniatura
in Umbria tra XV e XVI secolo
La Basilica benedettina di San Pietro, uno fra gli scrigni più
ricchi di opere d'arte della città di Perugia, ospita l'esposizione
dedicata alla miniatura in Umbria al tempo del Perugino. Accanto
al superbo Martirio di San Sebastiano, l'unica miniatura firmata
dal maestro, conservata nella British Library di Londra, saranno
presentati alcuni capolavori di miniatori umbri e toscani particolarmente
attenti alle novità del linguaggio peruginesco.
Città della Pieve, Palazzo
della Corgna
Perugino e il paesaggio
Il sobrio ed elegante palazzo rinascimentale della famiglia della
Corgna ospiterà un'esposizione che è il frutto di
un dialogo multidisciplinare, oltremodo ricco nei contenuti culturali,
valorizzati anche dalla presenza di importanti opere d'arte del
maestro. L'affascinante tema Perugino e il paesaggio umbro, in particolare
quello lacustre del Trasimeno, verrà evidenziato attraverso
una selezione di opere che permetteranno di percepire la progressiva
trasformazione della rappresentazione del paesaggio: dalle frastagliate,
aspre e 'irreali' descrizioni proprie della cultura tardogotica,
alla visione attenta e consapevole del Vannucci e dei suoi seguaci,
che al realismo della raffigurazione associano le atmosfere e le
emozioni dei pittori fiamminghi. Inoltre, attraverso informazioni
desunte da fonti documentarie, sarà ricostruito il tessuto
urbano e sociale di "Castel della Pieve", borgo nel quale
visse l'operosa famiglia di Perugino. Strumenti della ricerca geografica,
ambientale, paesaggistica e antropologica permetteranno di rilevare
le trasformazioni subite nel tempo dal castello e dal suo territorio.
Deruta,
Museo regionale della ceramica La
ceramica umbra al tempo del Perugino (e oltre)
L'esposizione riunisce numerose quanto preziose ceramiche databili
dal XV al XVI secolo, provenienti da collezioni italiane ed estere.
Suddivise in sezioni, le diverse produzioni sono testimoniate da
preziosi oggetti di manifattura derutese, le maioliche decorate
'a lustro' dal celebre artista eugubino maestro Giorgio Andreoli
e le opere realizzate in collaborazione con l'altrettanto prestigiosa
produzione urbinate. L'eccezionale raccolta di ceramiche proposta
in mostra, offrirà, d'altronde, ai visitatori un suggestivo
ed articolato percorso nell'iconografia sacra e profana rinascimentale,
valorizzando il ruolo stesso della ceramica quale strumento privilegiato
di diffusione di linguaggi stilistici, fonti letterarie e tradizioni
popolari.
Corciano, Chiesa di San Francesco
Perugino pittore devozionale. Modelli
e riflessi nel territorio di Corciano
Attraverso tre significativi esempi della tarda produzione del maestro,
l'esposizione affronta il tema dell'editoriale peruginesca, evidenziando
il successo di formule iconografiche e stilistiche nella provincia
umbra. Corciano, per la presenza di un interessante patrimonio di
immagini devozionali, offre suggestivi spunti per verificarne la
diffusione.
Catalogo Silvana Editoriale
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