
La Finanziaria 2004 (art.2 comma
15 Legge 24/12/03 nr.350 in G.U. 27/12/03 nr.299) ha stabilito che
la detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio
compete, per le spese sostenute nellanno 2004, per un ammontare
non superiore a _ 60.000,00.- e per una quota pari al 41% degli
importi rimasti a carico del contribuente, da ripartire in 10 quote
annuali costanti (salvo che per i contribuenti in età anagrafica
avanzata).
Se gli interventi consistessero nella mera prosecuzione di lavori
iniziati dopo il 1° gennaio 1998, ai fini del computo del limite
massimo di spese ammesse alla detrazione, si tiene conto anche di
quelle spese già sostenute negli anni precedenti. Questo
significa che le spese che saranno sostenute nel corso del 2004
daranno diritto alla detrazione solo se le spese degli anni precedenti
non dovessero superare il nuovo limite di 60mila euro e fino a concorrenza
dello stesso limite da riferire a ciascun immobile. Per i medesimi
interventi è data facoltà ai comuni di deliberare
la riduzione o esenzione della TOSAP (tassa di occupazione spazi
e aree pubbliche) durante lesecuzione dei lavori e di ridurre
al 50% gli oneri correlati al costo di costruzione.
Per gli acquirenti o assegnatari di unità immobiliari facenti
parte di un edificio complessivamente sottoposto ad intervento di
restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia da
parte di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e
da cooperative edilizie, la detrazione IRPEF prevista è pari
al 41% dellammontare forfetario pari al 25% del prezzo di
vendita o assegnazione dellimmobile (pur sempre nel limite
massimo di _ 60.000,00.-). Per la fruizione di tale agevolazione,
è necessario che i lavori siano terminati entro il 31.12.2004,
e che lacquisto o lassegnazione dellunità
immobiliare avvenga entro il 30.6.2005.
Occorre evidenziare come la maggior aliquota di detrazione IRPEF
riconosciuta rispetto al passato, sia finalizzata a compensare laumento
dellaliquota IVA applicabile a decorrere dall1.1.2004
agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle
abitazioni che passa dal 10% al 20% (va, peraltro, precisato come
in ambito comunitario sia al vaglio unipotesi di proroga dellIVA
agevolata per i predetti interventi).
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