La
Fabi conferma la sua vocazione internazionale, sia attraverso la
sua diretta partecipazione ad UNI (Union Network International)
che con i seminari di tirocinio e scambio con altri sindacati europei.
Nella prima settimana del mese di ottobre 2003 si è infatti
conclusa la seconda parte del progetto E.U.R.O.(European Uniformation
Rules & Organizations), pianificato e organizzato dal Gruppo
Progetti della Federazione Nazionale, che ha permesso ad alcuni
nostri dirigenti sindacali di comprendere meglio le diverse strategie
sindacali e socio economiche derivanti dallimpatto delleuro
nella realtà portoghese.
Patner indispensabile attento e disponibile di questo progetto è
stato il Sindicato dos Bancàrios do Centro, che
ha organizzato, attraverso i suoi dirigenti, Joao Rocha (responsabile
delle relazioni internazionali) e Carlos Silva (coordinatore del
progetto E.u.r.o) una serie di seminari sul tema principale de Limpatto
dellEuro nella negoziazione collettiva del settore bancario.
Questi incontri sono stati il punto di partenza per uno scambio
di vedute sulla differente contrattazione collettiva nel mondo bancario,
sulla diversa struttura del sindacato italiano e portoghese e sui
riflessi dellintroduzione dellEuro nelleconomia
portoghese.
Proprio su questo ultimo punto è emerso come leuro,
nel contesto di un economia portoghese che risulta marginale prevalentemente
per la sua posizione geografica, ha portato numerosi vantaggi tra
i quali un
aumento degli investimenti da parte delle altre nazioni europee,
un allargamento del mercato interno su scala europea con la conseguente
aumento di trasparenza nei prezzi e nelle regole di mercato con
leliminazione dei costi di transazione e di cambio. Leuro
sta garantendo una stabilità economica nella realtà
portoghese e non ha portato un aumento generalizzato dei prezzi,
così come invece è avvenuto in Italia, ma al contrario
è alla base per la crescita costante delleconomia portoghese.
Tra gli svantaggi principali si registra un fattore comune a molti
stati coinvolti nella moneta unica europea: limpossibilità
di poter applicare una politica monetaria autonoma e conseguentemente
lindisponibilità di strumenti macro economici da utilizzare
contro possibili recessioni; uno svantaggio che però può
tramutarsi anche in un prezioso vantaggio derivante dalla forza
che possono avere tali misure se preventivamente e tempestivamente
concordate con gli altri patners europei. Nel corso del seminario
abbiamo tentato di fare delle previsioni sulle conseguenze del futuro
allargamento dellUnione Europea a Est e a Sud. Sicuramente
questo allargamento produrrà maggiori effetti negativi
sulleconomia portoghese rispetto ad esempio a quella italiana,
derivante principalmente - dallo spostamento di ingenti risorse
comunitarie a favore dello sviluppo economico dei nuovi Stati, risorse
che fino ad ora affluivano in parte nelle casse erariali dello Stato
portoghese.
Nelle varie giornate di studio, i nostri dirigenti sindacali, Sabrina
Alò, Giusy Baldini, LeonardoComucci, Enrico Gavarini e Canio
Moliterni hanno incontrato anche il Presidente del Sindicato
dos Bancàrios do Centro Osòrio Gomes che ci
ha illustrato come il suo sindacatosia impegnato dal 1935 nella
difesa e miglioramento delle condizioni di lavoro e delle prestazioni
mediche e sociali per i suoi iscritti. Il sindacato portoghese infatti,
pur attraverso una trattenuta sindacale superiore a quella praticata
in Italia, riesce ad offrire un servizio sanitario completo,comprensivo
di ospedali e cliniche specializzate assai efficiente riservato
ai lavoratori bancari e ai loro familiari.
I colleghi portoghesi hanno dimostrato particolare apprezzamento
e interesse per lorganizzazione interna della Fabi, del suo
Centro Servizi e del Caaf e siamo stati gli artefici della possibile
realizzazione anche nel sindacato portoghese SBC. Tutti i partecipanti
hanno manifestato la loro unanime soddisfazione, riprova della validità
di queste iniziative che permettono di conoscere come si sono sviluppati
e organizzati i sindacati nelle diverse realtà economiche
e culturali prese a confronto e costituiscono importanti momenti
formativi per i futuri quadri sindacali che dovranno sempre più
confrontarsi con realtà e problematiche a livello europeo,
derivanti dai presumibili processi di unificazione e standardizzazione.

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