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Che
la realtà delle cose sia sempre più complessa e più
difficile delle idee e degli orientamenti che si vogliono perseguire
è un fatto ormai acquisito da tempo.
Ma che, quando si presenta il momento di un rinnovo contrattuale
di per sé comunque impegnativo e già aggravato dalla
divisione sindacale accadano i disastri finanziari come quello
della Parmalat, appare quasi un accanimento del destino.
Ora, occorre fare molta attenzione ed anche alcune, chiare distinzioni.
Lattenzione consiste nel non generalizzare.
Non tutte le imprese, grandi o piccole che siano, sono dedite alla
truffa ed al falso in bilancio, così come non tutte le Banche
si dilettano a piazzare prodotti finanziari ad alto rischio.
Una cosa, però, è certa.
Lo spostamento della struttura delleconomia dalle
forme tradizionali a quelle finanziarie, e perciò molto più
leggere, più volatili di quelli artigianali e industriali.
Questo fenomeno che qui stiamo semplificando al massimo
ha indotto la corsa alla vendita di prodotti legati a tale nuova economia;
corsa che avviene agli sportelli delle Banche, dove gli addetti sono
sempre più sottoposti alla pressione del budget,
costretti, quindi, a coinvolgere risparmiatori quasi sempre ignari
della dimensione del rischio.
Conclusione: clientela danneggiata, Banche sotto tiro, Bancari
ritenuti colpevoli.
Uno scenario davvero inquietante, soprattutto se si pensa, come prima
accennavamo, all'imminenza del rinnovo contrattuale.
Non è difficile, infatti, immaginare cosa diranno i banchieri
di fronte alle richieste del sindacato
che costano troppo in
termini economici e che sono troppo rigide per gli aspetti normativi.
Va anche fatta una chiara distinzione tra le diverse responsabilità.
Non è possibile, infatti, che , in tutte le situazioni di crisi
: prima le difficoltà del sistema del credito, poi le rigidità
del rapporto di lavoro, infine le truffe finanziarie, siano sempre
i bancari i colpevoli immediati.
Ci si convinca, finalmente soprattutto chi orienta la pubblica
opinione - a distinguere tra bancari e banchieri; così come
non si utilizzino accadimenti esterni per influenzare il libero confronto
tra le parti sociali, le loro determinazioni e gli obiettivi di tutela
economica e normativa dei lavoratori del settore. |
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