Snaprofin
di Arrigo Nano,
Segretario Generale SNAProFin


PRESENTATE ALL’ABI LE RICHIESTE PER IL PRIMO CCNL
DEI PROMOTORI FINANZIARI INDIPENDENTI.

2004, l'anno del contratto

 


L
o S.N.A.Pro.Fin. FABI ha diffuso attraverso le circolari e, in particolare, attraverso il sito www.snaprofin.it le proposte per il primo contratto collettivo dei promotori finanziari agenti e mandatari delle banche e delle Sim che in precedenza erano state approvate dal Consiglio Direttivo.
In questo modo abbiamo inteso avviare un confronto anche con i colleghi non iscritti al sindacato prima di consegnare le richieste all’Abi.
Il sito è un’opportunità per essere più visibili, è un efficiente mezzo di comunicazione, e per noi , che non abbiamo la possibilità di radunarci in assemblee presso le nostre aziende, è particolarmente importante.
Il mondo dei promotori finanziari continua ad essere in fermento.
Il momento è dominato dalle fusioni tra società che creano aggregazioni sempre più grandi.
Fideuram e Sanpaolo Invest contano oggi circa 4.500 promotori.
Banca Generali, Banca Primavera e Simgenia Sim insieme sommano oltre 5.000 tra agenti e mandatari.
La fusione di Xelion ed Ing va a costituire una struttura di 2.300 promotori.
È difficile pensare che in strutture così grandi ci sia , per i promotori finanziari che sono agenti, spazio per una loro effettiva autonomia professionale.
Sono almeno 45mila i promotori finanziari che lavorano con le banche e con le Sim con un rapporto di agenzia, sui circa 70 mila complessivamente iscritti all’Albo.
Le enormi concentrazioni di promotori agenti che appartengono ai grandi gruppi bancari evidenziano come il contratto di agenzia delineato nel nostro codice civile, sempre meno si addica a questa specifica attività lavorativa.
Di fronte a nuclei così imponenti di lavoratori organizzati, con aziende di tremila, quattromila agenti, ci viene da pensare che attraverso questo sistema si voglia, più che altro, allontanare i dubbi che si sia in presenza di lavoro subordinato,anziché lavoro autonomo.
Continua la crescita degli iscritti all’Albo dei promotori finanziari in controtendenza con la domanda di agenti da parte delle banche e delle Sim che è in calo.
Inoltre, questa domanda è sempre più selettiva: il promotore viene identificato sempre più con le sue credenziali di portafoglio.

È drammatico che in questo contesto la categoria manchi ancora di tutele contrattuali specifiche.
Le banche si sono ristrutturate, si può dire che stanno uscendo dalla crisi.
Ma se è vero, come sosteniamo, che circa il 70% dei dipendenti di banca oggi è impiegato sul fronte della vendita, appare chiaro come l’attività svolta dalle reti dei promotori finanziari sia strategica nell’attuale assetto delle banche.
Con la revisione di alcune attribuzioni riguardanti i servizi di investimento, la normativa Eurosim del 96, ha aiutato gli sportelli delle banche a ridiventare i veri protagonisti della raccolta in tutti i settori del risparmio.
Oggi molte banche grandi e piccole vogliono i promotori in casa. Tutte stanno potenziando il settore del private banking .
Per tutte queste ragioni , la Fabi non avrebbe potuto non interessarsi ai promotori finanziari e soprattutto agli agenti che sono quelli contrattualmente più deboli.
Ecco: la nascita dello Snaprofin FABI è stata una risposta concreta, indirizzata all’esigenza di fornire tutele attraverso regole certe di riferimento in un settore disordinato e pieno di precarietà; sono passati quattro anni e insieme alla Federdirigenticredito ed al Sinfub, la FABI ha presentato la piattaforma per il primo contratto nazionale dei promotori finanziari agenti.
E questa è un’altra risposta concreta.
Guardando al contesto attuale e futuro che tocca da vicino la nostra categoria, diciamo che siamo stati lungimiranti nell’operato e nel progetto.
Assieme alla Fabi i promotori finanziari dello Snaprofin hanno deciso con chi aprire la trattativa, e quando.
Non possiamo ancora sapere che cosa porteremo a casa alla fine delle trattative, ma di una cosa io sono certo: questo è il passaggio obbligato affinché ai promotori finanziari sia riconosciuto uno status lavorativo proprio.

Possiamo dire che si sta aprendo una fase storica, con una risposta che mancava da più di trent’anni, e la porteremo avanti noi prima di altri.
Snaprofin FABI è attento ad alcuni problemi che stanno agitando il settore : non solo quelli che riguardano il rapporto tra banche e investitori (trasparenza delle operazioni proposte, la crisi di fiducia conseguente agli episodi di collocamento che ha taciuto i rischi Argentina-Cirio, il caso gravissimo Parmalat) ma anche a quelli che potrebbero preludere a cambiamenti nel nostro mestiere.
Potrebbe modificarsi anche il quadro normativo cui oggi facciamo riferimento.
Si parla molto di libera professione, di consulenza, di nuove iniziative di formazione che paiono indirizzate verso figure oggi ufficialmente non contemplate dal sistema.
Siamo infatti in un settore ancora in continua evoluzione
Bisognerà seguire con molta attenzione gli sviluppi della Direttiva Europea sui servizi di investimento che sarà approvata entro l’anno e che potrà portare grosse novità per la nostra categoria.
Ma non vogliamo tralasciare gli aspetti che ci riportano all’etica professionale, al rispetto dei principi deontologici che devono essere posti in primo piano nel nostro lavoro, a garanzia del servizio che vogliamo dare ai clienti.
Siamo consci delle difficoltà di realizzazione del nostro programma.
Il 2004 sarà indubbiamente un anno importante per il nostro sindacato e per la categoria dei promotori. È l’anno del contratto sul quale siamo in attesa delle risposte dell’ABI . •

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.snaprofin.it