di Lodovico Antonini      
 
  Garante del contribuente,
chi è costui?

“I garante del contribuente, pur esistendo in tutte le regioni italiane ormai da due anni, risulta a tutt’oggi un’istituzione ancora sconosciuta ai più
Il compito assegnato al garante del contribuente è verificare le irregolarità, le scorrettezza e le disfunzioni segnalate dai contribuenti in materia fiscale, interagendo con gli uffici e sostenendo le ragioni di chi reclama; nel 2001, sono state 3.000 e nel 2002 pochissime decine di migliaia le istanze presentate in tutta Italia a tali strutture. Inoltre, da un’indagine svolta dall’associazione Cittadinanzattiva e dalla sua struttura dei "Procuratori dei cittadini", che hanno monitorato l’attività di 17 uffici dei garanti su 21, è emerso che, per tali strutture, nel 47 per cento dei casi si registra carenza di attrezzature e nel 40 per cento di personale.
"Ecco perché - affermano alcuni deputati - il Ministro deve adoperarsi presso i soggetti interessati al fine di conferire attrezzature e personale adeguato a tali uffici, concedere altresì poteri maggiormente incisivi ai "garanti", prevedere l’applicazione di un regolamento unico per le strutture e favorire la promozione di campagne informative opportune e consistenti per far conoscere meglio ai cittadini tale importante istituzione".
"Il "garante del contribuente" è un’istituzione che ha semplificato notevolmente il rapporto fisco - contribuente, come confermato dai risultati della customer satisfaction". È quanto ha replicato il sottosegretario di Stato per l’Economia e per le Finanze, Maria Teresa Armosino, la quale ha anche affermato che "spetta alle direzioni regionali delle entrate, presso le quali il garante è costituito, l’onere di assicurare l’assistenza e il supporto logistico necessario per l’adempimento delle funzioni tecniche". Per quanto riguarda, invece, le iniziative di comunicazione relative a queste istituzioni, "il dipartimento per le politiche fiscali ha pubblicato un numero speciale della Guida del contribuente sullo statuto dei diritti del contribuente e sulla figura del garante". Infine, il Sottosegretario ha spiegato che "i garanti hanno emanato propri regolamenti di organizzazione, nell’ambito dell’esplicazione dell’autonomia loro riconosciuta".

 
 
  Paradisi fiscali col
placet statale?
 
 

Società parzialmente partecipate dallo Stato ovvero concessionarie di servizio pubblico iscrivono nei propri bilanci società controllate o partecipate con sede in ‘paradisi fiscali’.
In particolare, l’ENEL controlla o partecipa 60 società, l’ENI 44 società, Finmeccanica 21 società.
Quali necessità industriali o finanziarie giustificano simili scelte industriali?

 

TiroAssegno

 
  Accordo di
cooperazione finanziaria TRA BANCA ETICA E OXFAM
 

Siglato l’accordo tra Banca Etica-Etimos e una delle più rilevanti organizzazioni umanitarie del mondo, la Oxfam International. L’intesa nasce per sviluppare un progetto preesistente di sostegno ai produttori di caffè dell’Honduras meno forti sul mercato. Oxfam garantirà con una fideiussione il finanziamento di 1.100.000 dollari che il Consorzio Etimos ha erogato alla Central de cooperativas cafetaleras de Honduras, permettendo in tal modo il pagamento dei produttori in tempi molto più brevi. Si tratta di una modalità di cooperazione del tutto innovativa per Oxfam, che permette ad Etimos di erogare un finanziamento fondamentale e a Banca Etica di confermare il proprio impegno a favore della cooperazione internazionale - secondo le indicazioni provenienti direttamente dai propri risparmiatori.

 
 
Denunciato il mal di budget

Giorni fa si è tenuta la prevista audizione delle forze sindacali presso la Commissione Interparlamentare di indagine sui rapporti fra sistemi industriali e banche.
Alla stessa erano presenti CGIL, CISL, UIL e UGL con dei Segretari confederali, mentre per la FABI era presente il Segretario Nazionale Giacomo Melfi. L'intervento della FABI è stato tutto impostato sulla difesa della figura del bancario che parecchi interventi, a cominciare da quello del Presidente dell'ABI per terminare con quello del Governatore della Banca d'Italia, volevano presentare come figura principale nel collocamento degli ormai famigerati bond Cirio e Parmalat.
In termini molto crudi si è provveduto a contestare, anche vivacemente, tale teorema, denunciando inoltre il clima di fortissima pressione a cui è soggetto il bancario per effetto di disposizioni aziendali sempre più stringenti in ordine al raggiungimento dei budget e da un sistema premiante non sempre chiaro e trasparente.
Si è anche denunciata la carenza, se non l'insussistenza, di una valida formazione professionale degli addetti al settore nonché la necessità di introdurre, nelle normative contrattuali, o forse anche in disposizioni legislative, elementi di democrazia economica, quali il riconoscimento concreto delle associazioni degli azionisti dipendenti, il consigliere di minoranza, l'istituzione di comitati di sorveglianza, ecc.
In relazione al disegno di legge in esame alla Camera, sono state poi avanzate considerazioni sulle forme di controllo a cui sottoporre il sistema in relazione ad un mercato dei bond sempre più in espansione anche nel nostro Paese.

 
 
Prezzi sempre più su anche per colpa dello stato
e degli enti locali

Con l'introduzione dell'euro non se ne sono approfittati solo i commercianti, ma anche le istituzioni, a livello nazionale e locale.
Il gioco del lotto e aumentato del 94%, le sigarette del 6,4% nel 2003 e di un ulteriore 6,3% nel 2004.
Se gioco e fumo sono vizi, altrettanto non si può dire dei trasporti cittadini: a Milano (centro-destra) e a Roma (centro-sinistra) il prezzo del biglietto è aumentato del 29%. Lo scatto di partenza dei taxi di Milano è aumentato del 16% e quello orario a Roma del 14,5%. Il bollettino del conto corrente postale è aumentato del 29%; il prelievo bancomat negli istituti di credito del 17%. Alcune tipologie di ricariche di telefonini della Vodafone sono aumentate del 25% mentre quelli della Wind arrivano al 20%.

 

 
Vittoria giudiziaria della Fabi contro Bankitalia
“ora si correggano gli errori”

Su ricorso presentato dalla FABI, cui hanno fatto seguito quelli di altre organizzazioni sindacali, il giudice della I Sezione Lavoro del Tribunale di Roma ha condannato la Banca d’Italia per comportamento antisindacale, avendo prorogato, con atto unilaterale, oltre il termine stabilito dal regolamento interno, l’età pensionabile di tre “oligarchi”.
La “strana” proroga, che già da tempo la FABI aveva denunciato, riguardava quel Bruno Bianchi, capo della vigilanza della Banca d’Italia, reo, a nostro avviso, di aver nascosto la testa sotto la sabbia al momento delle denunce, effettuate da tre consiglieri di amministrazione della Bipop - Carire, sette mesi prima che scoppiasse lo scandalo per l’allegra gestione del credito e del risparmio; gli altri due erano Vincenzo Pontolillo, direttore centrale responsabile dei rapporti con il mercato e Vincenzo Catapano, avvocato generale.
Sia Bianchi che Pontolillo sono stati premiati dal Governatore con una posticipazione della giusta e meritata quiescenza, guarda caso proprio quando scoppiavano gli scandali bancari (Bipop) e finanziari (Argentina, Giacomelli, Cirio), preludio agli scandali Parmalat e Finmatica, che hanno coinvolto 825.000 risparmiatori.
“Se si vuole davvero ricostruire la fiducia nei mercati – ha sostenuto Gianfranco Amato, Segretario Generale Aggiunto della FABI - la Banca d’Italia deve intervenire per correggere la lunga catena di errori, sanzionando quei comportamenti spregiudicati delle banche direttamente responsabili dei crack e del caro sportello”.

 

 
L’economista Galloni:
“riforma pensioni, troppo netto lo squilibrio
fra gli aspetti finanziari e quelli sociali”

L'economista Nino Galloni ha rilasciato la seguente dichiarazione sul problema delle pensioni: “Mi pare che ci sia un evidente squilibrio tra l’attenzione assegnata agli aspetti finanziari di medio periodo e quella assegnata agli sviluppi sociali di medio-lungo periodo perché tra una ventina di anni, ma anche prima, avremo pensionati poveri e prospettive di crisi economica per carenza di domanda nonché quarantenni con scarsissime prospettive di un pensionamento decente anche con ulteriori trenta anni di lavoro. Insomma, nell’economia produttiva sta venendo alla luce che l’eccessiva importanza assegnata alla finanza, degenerata in attività pericolosamente speculative, ha portato a un disastro, mentre, in campo previdenziale, si sta ancora adorando il vitello d’oro delle compatibilità finanziarie, dimenticando che queste ultime dipendono dalla situazione economica reale”.

 

 
Calcio, nuova denuncia del prof. uckmar
“Azioni sconsigliate alle vedove, ai pensionati, agli orfani”

"Sono sconcertato: governo e parlamento sono sordi e ciechi”.
Con questa espressione il prof. Victor Uckmar, presidente della COVISOC, ritorna a parlare dei “gravi problemi del calcio italiano”.
Non so se posso parlare come presidente della Covisoc, visto che il mio mandato è scaduto il 30 settembre scorso e nessuno da Roma si è fatto ancora vivo con me”. “Comunque - prosegue il prof. Uckmar - ho il diritto, come cittadino italiano, di fare le mie rimostranze: ripetutamente ho mosso gravi rilievi sulle cose che, assolutamente, non vanno nel nostro calcio. In particolare, ho lamentato in più di una circostanza ciò che specificatamente concerne le situazioni irregolari nell’ambito dei bilanci delle società di calcio”.
Il prof. Uckmar ricorda che vi sono responsabilità che in un modo o nell’altro “coinvolgono anche le banche italiane”. Uckmar, a mo’ di esempio, cita la prassi secondo la quale “varie società per azioni ottengono contratti triennali per diritti televisivi e, dalle banche, si fanno anticipare gli importi contrattuali che spendono immediatamente in uniche soluzioni”.
“Con questo sistema le società, di cui sopra, possono presentare bilanci apparentemente attivi, tralasciando di notificare agli azionisti la loro reale situazione finanziaria”.
Sconfortato, il prof. Uckmar conclude affermando: “Da tempo ho proposto che sulle azioni delle società di calcio occorrerebbe stampigliare la scritta questi titoli sono sconsigliati alle vedove, ai pensionati e agli orfani!