di Arturo    
     
 
A snistra:
SS. Agata, Lucia e Apollonia

Cattedrale
di Parma

A destra:
Gesù Bambino appare a S.Antonio da Padova
e S.Teresa

Cattedrale
di Parma
 
     
 
1. Il concerto
Napoli, prop. Banco Napoli
 
     
 
3. Maternità
Collezione privata
 
     
  Parma: Luce sul Settecento
     
 
La seduzione
Milano, Coll.Koelliker
     
   
2. La lettera segreta
Napoli, prop. Banco Napoli
     
   
4. Posa per un ritratto
Parigi, Louvre
     
 
   
 

SS. Agata, Lucia e Apollonia, Cattedrale di Parma - Gesù Bambino appare a S. Antonio da Padova e S. Teresa, Cattedrale di ParmaUn “momento assoluto” è la proposta, nella navata laica e spettacolare del retropalcoscenico del Teatro Farnese, spazio misterioso e fagocitante annidato nel ventre del Palazzo della Pilotta, della ricostruzione di una chiesa distrutta, dove sono riunite, per la prima volta dopo due secoli, tutte le opere dipinte per essa, ricollocate nella posizione di eloquente intreccio e dialogo per il quale erano state ideate e realizzate da un Gaspare Traversi da poco giunto in queste terre da Roma. Qui, grazie alla protezione del potente frà Raffaellino Rossi da Lugagnano, ottiene la commissione di realizzare ben 25 tele destinate a rendere unica la chiesa del convento di Santa Maria di Monte Oliveto a Castell’Arquato. Questo capolavoro, distrutta la chiesa, venne disperso di qua e al di là dell’Atlantico, una diaspora che si interrompe, per la prima volta dopo due secoli, per questa mostra..
La seduzione, Milano Coll. Koelliker Intorno ad esso si raccoglie una vasta campionatura di opere, provenienti dai più importanti musei italiani e stranieri, del Traversi meno conosciuto a Parma e in Emilia, sorprendente interprete del diletto e della grazia di una società borghese in fermento, in consonanza con la pittura di William Hogarth in Inghilterra e di Pietro Longhi a Venezia.
Risalta così, insieme al traduttore di una religiosità intensa e partecipe, l’illustratore arguto e ironico, con un coté moralisant, della società contemporanea e dei costumi della borghesia emergente, dei parvenus che si accostano, fra goffaggine e finta ricercatezza, ma anche con una buona dose di ingenuità, ai modi e Il concerto, Napoli prop. Banco Napolialle mode dell’aristocrazia di antico lignaggio. Ma anche il Traversi alla ricerca della realtà più cruda, che mette in scena la miseria, la povertà , e insieme la vitalità, delle classi più umili e popolari, regalando primi piani di volti che, nelle rughe e nei segni, sono come le mappe di un’intera vita di difficoltà.
Ecco allora comparire, quasi come immagini bloccate sullo schermo o fissate in un fotogramma, la multiforme umanità degli umili e degli emarginati, ma anche degli imprenditori o dei “togati” arricchiti: zingare e mendicanti dalle povere vesti, simili ai tanti che affollavano i vicoli bui dell’antica Napoli o della Roma trasteverina, vecchiLa lettera segreta, Napoli prop. Banco Napoli ubriaconi o lascive mezzane in miseri e rissosi interni da osterie; oppure avvocati e notai, mercanti in abiti eleganti e tuttavia impacciati nei modi e negli atteggiamenti. Una umanità antica e dolente, emarginata e subalterna, alla quale se ne affianca un’altra emergente per censo, talora pretenziosa e potente talaltra ingenua come un giovane alle prime armi; e che Traversi ritrasse con ironia sottile e divertita, raramente spietata, in scene di galanteria, di concerti e di partite a carte, di lezioni di disegno o cucito, di risse al gioco o in osteria, non senza accenti, in qualche caso, di domestica intimità.
Maternità, Collezione privataIn questa sezione troviamo il Traversi più brillante, e talvolta ammiccante, allegro anche nella satira, e una pittura fatta di materia fluida e chiara, di colori caldi e setosi, di pennellate corpose e fluenti, di personaggi parlanti che possono un po’ ricordare la verve del teatro di Carlo Goldoni o della musica di Domenico Cimarosa.Caratteristiche di un dipingere e di un interesse per il reale sociale poco frequentato, per non dire assente a queste date, nel Ducato di Parma e Piacenza, ma che non ha protagonisti alla pari neppure nell’intera Emilia che, anzi, resta estranea all’interpretazione del costume e della società e che privilegia piuttosto il tema dei pitocchetti e dei poveri straccioni.
Per ricucire il nucleo traversiano al territorio, al patrimonio e alla cultura locale, il percorso espositivo si allarga dunque ad accogliere opere significative di artisti emiliani a lui contemporanei o immediatamente precedenti, ovvero arrivate in Emilia daPosa per un ritratto, Parigi Louvre contesti italiani(da Francesco Solimena a Giambattista Tiepolo, Giovan Battista Piazzetta, Giuseppe Maria Crespi, Marco Benefial) , con i quali, a distanza, potrebbe aver intrecciato un confronto, e che mettono in luce il clima entro il quale l’opera del Traversi si viene a inserire con la sua specificità.
E ancora statue policrome, argenti e sete che ricostruiscano un mondo di eleganza e ricchezza che si trovava già quasi sull’orlo dell’abisso. Quella caduta che, con lucido sguardo rischiarato dalla cultura preilluminista, Traversi sembra quasi preconizzare quando si addentra, con rigore analitico, nell’acuto approfondimento psicologico dei personaggi della sua “commedia umana”, mettendone in luce vizi e virtù, debolezze e splendori.

 

LUCE SUL SETTECENTO.
Gaspare Traversi e l'arte del suo tempo in Emilia.
Parma, Galleria Nazionale, Voltoni del Guazzatolo. Sino al 4 luglio 2004

Orari: Tutti i giorni 9.30 – 19.30; sabato 9.30 – 22.00; chiuso il lunedì.
Biglietti: intero € 8.50, ridotto € 7.50 per minori di 18 e maggiori di 65 anni, gruppi di almeno 15 persone, titolari di apposite convenzioni o coupon; ridotto € 4.00 per le scuole; gratuito per minori di 6 anni, disabili con accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, guide professionali, giornalisti con tesserino.
Visite guidate: visite guidate con prenotazione obbligatoria per gruppi e scuole (massimo 25 partecipanti), per gruppi 60.00, per scuole € 40.00
Informazioni e prenotazioni: Call center 199.207.407
Catalogo: Electa