di Arturo    
 
Otto Piene,
Rred Hhorse,
Sky event in Piazza del Campo 29 maggio 2004
 
da sinistra:
Günther Uecker
Organische Strukture, 1960

Yves Klein,
Roter teller, 1958. Pigmento rosso su ceramica
 
da sinistra:
Günther
Uecker,
Lichtmodulation 1960. Sughero
su tela, pittura bianca

Grazia Varisco,
Schema luminoso variabile, 1962/63
 
  SIENA: Zero. 1958-1969 tra Germania e Italia
   
  Jean Tinguely,
La spirale, 1965.
Ferro e motore elettrico
   
 
   
 

Palazzo delle Papesse Centro Arte ospita sino al 19 settembre una grande mostra dedicata al Gruppo Zero e alle origini dell’arte cinetica in Italia, con una selezione di opere che privilegiano lavori prodotti in un arco di tempo che va fra i tardi anni ’50 e gli anni ‘60. L’attenzione dei curatori, Marco Meneguzzo e Stephan von Wiese, si concentra soprattutto sui fondatori del movimento tedesco — Otto Piene, Heinz Mack e Günther Uecker — e sulla contemporanea nascita, in Italia, di una serie di gruppi artistici — come Azimuth e il Gruppo T a Milano, o il gruppo Enne a Padova dei quali viene offerta un’ampia panoramica antologica.
La retrospettiva intende quindi non solo fotografare il momento in cui i percorsi dei tre artisti tedeschi si sono felicemente intersecati, dando vita a uno dei fenomeni artistici più interessanti della seconda metà del XX secolo, ma — attraverso l’esposizione di anchealmeno un’opera espressamente prodotta per il Palazzo delle Papesse — verificare dove siano indipendentemente approdati sia loro, sia i loro corrispondenti italiani che, sviluppando una serie di poetiche autonome, si sono trovati a cooperare con loro in Europa durante gli anni Sessanta.
La mostra si articola così lungo un percorso ch,e partendo dalle origini del Gruppo Zero in Germania, con chiari riferimenti ad artisti come Manzoni, Klein o Fontana, approda in Italia evidenziandone le affinità con la logica dei gruppi degli inizi degli anni Sessanta e con le ragioni dell'arte cinetica e programmata.
In mostre opere provenienti da collezioni pubbliche e private di: Yves Klein, Jean Tinguely, Heinz Mack, Otto Piene, Günther Uecker, Hans Haacke, Piero Manzoni, Lucio Fontana, Gianni Colombo, Gabriele de Vecchi, Giovanni Anceschi, Dadamaino, Alberto Biasi, Enzo Mari, Getulio Alviani, Davide Boriani, Manfredo Massironi, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Nanda Vigo, Grazia Varisco.
Il catalogo Silvana Editoriale, in edizione bilingue, contiene testi critici di Udo Kultermann, Sylvia Martin, Marco Meneguzzo, Stephan Von Wiese più alcune interviste dei curatori agli artisti, il tutto corredato da un nutrito gruppo di apparati scientifici.
Alle fondamenta del palazzo, nella ex-sala blindata della Banca d’Italia, continua la rassegna Caveau, giunta ormai alla settima edizione, con un’installazione dell’artista brasiliana Laura Vinci (catalogo Gli Ori).
Giunge inoltre alla terza fase, il progetto a cadenza annuale art books chosen by artists di Luca Pancrazzi, per il Bookshop del Palazzo: altri dieci artisti contemporanei proporranno dieci fra i loro libri preferiti in un progetto volto ad ottenere ‘il migliore dei bookshop possibili’.

Zero. 1958-1968 tra Germania e Italia.

Siena, Palazzo delle Papesse (Via di Città, 126),
29 Maggio 2004 – 19 Settembre 2004.
Orario di apertura: 12.00-19.00; chiuso il lunedì.
Biglietti: 5 euro (ridotto:3,50 euro)
Info: T +39 0577 22071; F +39 0577 42039 iwww.papesse.org