BANCA INTESA Nuovo coordinamento e direttivo di gruppo

Le R.S.A. e le Segreterie di Coordinamento delle società del Gruppo Intesa si sono date appuntamento a Rimini nei giorni scorsi per affrontare insieme i problemi che affliggono l’avvio del più grande gruppo bancario italiano.
L’evento è stato importante per misurare lo stato dell’associazione, il rapporto con i propri aderenti e per rilevare il reale stato delle condizioni di lavoro, al centro come in ogni angolo della “galassia” Intesa.
La situazione emersa non è confortante. Tanti sono i problemi rimasti insoluti a partire dai carichi e ritmi di lavoro che l’incomprensibile rigidità aziendale, rispetto l’accordo sul fondo esuberi, ha solo esasperato.
Le condizioni di lavoro sono peggiorate, aggravate da continui trasferimenti causati dalla necessità di tappare i buchi. Enormi sono le lamentele per le pressioni commerciali giunte all’esasperazione sulle quali l’impegno preso è di aprire una seria vertenza sindacale, compresi eventuali percorsi giudiziali.
Il risanamento dei conti non è stato ritenuto sufficiente dall’attuale management di Banca Intesa per attenuare la rigidità di provvedimenti adottati durante la situazione di crisi finanziaria. Forse perché troppo specializzato nell’attività più congeniale: il taglio dei costi operativi.
La sensazione emersa è di vera fiducia e autentica coesione all’interno del sindacato. Il dibattito, con oltre i 40 interventi, denso di contenuti propositivi, ha calamitato l’attenzione dei partecipanti. La FABI di Banca Intesa ha mostrato di aver compreso i vincoli esterni ed interni al gruppo che determinano i limiti su cui può operare e gli interventi hanno suggerito utili iniziative allo scopo di ricondurre l’azione della Banca in un ambito più condiviso dai lavoratori, vero centro di interesse del dibattito.
La relazione del Coordinatore Giuseppe Milazzo ha percorso ed analizzato i principali eventi che hanno influenzato le recenti vicende del Gruppo, proponendo validi spunti di discussione.
I risultati ottenuti, pur con tanti dubbi ed alcune ombre, sono stati valutati oggettivamente, a volte sono emerse negatività, come sulla carenza delle relazioni industriali decentrate. In altri ambiti del Gruppo la soddisfazione è stata maggiore. Sicuramente, per quanto ci riguarda, l’affetto e il consenso degli associati non sono venuti meno malgrado il periodo sfavorevole.
L’intervento del Segretario Generale Carlo Giorgetti, che ha rivolto un messaggio di affetto verso la Banca alla quale apparteneva, ci ha spronato alla determinazione sul CCNL e al ruolo che possiamo assumere in Banca Intesa per la soluzione della vertenza nazionale funestata dalla divisione della compagine sindacale e quindi la frattura tra i lavoratori ignari.
Il Segretario Generale Aggiunto Gianfranco Amato ha poi evidenziato come in un gruppo così articolato sia difficile cercare punti di equilibrio validi per tutte le realtà coinvolte. Sottolineando i cambiamenti organizzativi e, quindi, i modelli contrattuali di riferimento, ha invitato alla consapevolezza del contesto di riferimento, sia esterno sia interno, e dei margini di intervento che ci sono affidati.
Il Segretario Nazionale Matteo Valenti ha puntato il dito, infine, contro l’assurda situazione, creatasi a seguito della separazione dei tavoli sindacali, che rischia di impantanare i lavoratori in artificiose contrapposizioni, che lasciano purtroppo inalterati i problemi della categoria, a solo vantaggio delle aziende.
La sensazione, in definitiva, è stata di una FABI GRUPPO INTESA consapevole della propria vitalità e della propria forza e più fiduciosa nel futuro. La presenza di molti giovani, la condivisione degli obiettivi, la motivazione a raggiungerli sono stati la vera spinta motivazionale.
L’assemblea ha anche provveduto a integrare la Segreteria di Banca Intesa eleggendo Marco Vinicio Balata di Roma e Angelo Rino Riccardi di Novara.
La Segreteria di Gruppo è stata integrata con Carioli Silvana di Bergamo (Banca Intesa) e Pinton Luca di Vicenza (Banca Intesa), Pierotti Giovanni di Vicenza (Intesa Sistemi e Servizi).
Un caloroso ringraziamento per la dedizione e l’impegno profuso a vantaggio dei nostri associati ed i lavoratori tutti è stato riservato a Michele D’Avossa, Presidente dell’assemblea, nonché Sergio Severi e Giuliano Molteni che, per causa di forza maggiore (i meccanismi del fondo esuberi) hanno cessato l’attività negli organismi esecutivi della Fabi in Banca Intesa.