di Luca Riciputi      
   
Guanda
Editore,
Milano 2004,

pagg. 331,
euro 15,00
 
   
Panos Karnezis
IL LABIRINTO

Un racconto ammaliante di respiro epico e grande qualità letteraria, dedicato ad un episodio drammatico, l’eroica “anabasi” o ritirata di una brigata superstite dell’esercito greco che, nel contesto impressionante della sconfitta in anatolia tra l’agosto ed il settembre del 1922 rifiuta di arrendersi alle soverchianti forze turche che da tutte le parti la circondano e, premendo disperatamente tra drammi insidie e sofferenze indicibili, si apre infine la strada verso il mare e la salvezza.
All’interno di questo variegato e dolorante microcosmo spiccano personaggi particolari, come il comandante Nestor una singolare figura di intellettuale appassionato di miti, tossicodipendente, in quanto per suo stessa ammissione “gli infusi di camomilla non mi tolgono la voglia di farmi saltare le cervella”…..”come si può conservare la sanità di mente quando tutto ci crolla attorno?”, distrutto dai sensi di colpa per una azione indegna ed inconfessabile che ha condiviso con i commilitoni nei confronti di musulmani innocenti e che vive nel ricordo della moglie morta di polmonite in sua assenza.
Attorno al suo io malinconico si affolla una umanità dolente e rassegnata al peggio, testimoni di crudeltà senza nome, di esecuzioni sommarie, gratuite sevizie, e fughe collettive che anticipano le moderne tragedie interetniche, figure ambigue di doppiogiochisti, mestatori politici come il maggiore Porfirio, preti corrotti, e medici che con abnegazione tentano di alleviare con pochi mezzi, in silenzio, sofferenze indicibili.
Una breve pausa alla marcia viene offerta da una piccola comunità di greci d’asia dove pure si evidenziano tutti i miti e le contraddizioni della società, ma è breve illusione e la minuscola armata riprende la fuga verso il mare e la salvezza ..mentre la ferocia più belluina dilaga alle sue spalle….”0
Metafora della vita e dei suoi drammi sempre purtroppo attuali il romanzo espone una straordinaria epopea moderna , con uno stile ricco, stravagante, potente, riesce sempre a cogliere il lettore di sorpresa e si fa
leggere d’un fiato.