di Luca Riciputi
   
Giuffrè
Editore, Milano 2004,

pag.407,
euro 28,00
 
   
Maurizio di Rocco, Angelo Santi
LA CONCILIAZIONE

La crescente attenzione con cui operatori economici e tecnici del diritto guardano agli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie viene confermata dalla pubblicazione di questo testo da parte de l’Editore Giuffré, all’interno della sua nota collana “Teoria e Pratica del Diritto”.
Dedicato all’approfondimento dei profili teorici ed all’analisi degli aspetti normativi e procedurali del metodo conciliativo, il volume si connota per profondità epistemologica e finalizzazione pratica.
Le motivazioni che spingono imprese ed operatori dell’economia nonché gli stessi tecnici del diritto a valutare il ricorso a detto “ canale alternativo” sono oramai note; la dinamicità odierna delle formule organizzative d’impresa, dei sistemi socio-economici di cui queste risultano espressione, rendono talora il ricorso agli ordinari strumenti giurisdizionali una opzione sistematica tutt’altro che scevra di rigidità, controindicazioni e diseconomie soprattutto temporali.
La formula tradizionale della tutela dei diritti attraverso il meccanismo della “justiciability” a carattere squisitamente statuale non sembra, nella prassi, qualificarsi in termini di reattività ed immediatezza.
In relazione alla variabile tipologia dei conflitti in una fase produttiva evoluta e transnazionale, emerge, anche nel nostro paese, l’imperativo categorico della individuazione e ricorso a strumenti snelli e procedure semplificate, anche in relazione al conclamato stato di crisi in cui versa il sistema italiano di giustizia civile.
Quindi, l’individuazione e gestione applicativa di MARC (acronimo per Modes Alternatifs de Règlement des Conflits), ovvero di ADR (acronimo per Alternative Dispute Resolution, od anche Amical Dispute Resolution), si apre quale interessante campo di indagine scientifica e concreta opportunità professionale per quanti intendano dedicarsi al settore, nella certezza che il “sistema paese” non possa che beneficiare di tali novità.
Ogni ipotesi di contesa può realisticamente trovare un suo “exitus” conciliativo, mercé un accordo “efficiente” in termini di allocazione delle risorse, bilanciamento degli interessi, mantenimento dei rapporti, abbattimento dei costi transizionali propri alla vertenzialità delle aule di tribunale.
Il testo viene incontra a tali evidenti sensibilità, offrendo anzitutto un utile strumento formativo circa le più consolidate tecniche comunicazionali e negoziali e teoriche in tema di composizione consensuale dei conflitti, tutti gli aspetti del fenomeno nelle sue varie forme ( es la conciliazone “on line”), fasi e ruolo dei soggetti coinvolti, sono adeguatamente illustrati nel testo destinato a diventare “la bibbia” del conciliatore.