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La crescente attenzione
con cui operatori economici e tecnici del diritto guardano agli strumenti
di risoluzione alternativa delle controversie viene confermata dalla pubblicazione
di questo testo da parte de l’Editore Giuffré, all’interno
della sua nota collana “Teoria e Pratica del Diritto”.
Dedicato all’approfondimento dei profili teorici ed all’analisi
degli aspetti normativi e procedurali del metodo conciliativo, il volume
si connota per profondità epistemologica e finalizzazione pratica.
Le motivazioni che spingono imprese ed operatori dell’economia nonché
gli stessi tecnici del diritto a valutare il ricorso a detto “ canale
alternativo” sono oramai note; la dinamicità odierna delle
formule organizzative d’impresa, dei sistemi socio-economici di
cui queste risultano espressione, rendono talora il ricorso agli ordinari
strumenti giurisdizionali una opzione sistematica tutt’altro che
scevra di rigidità, controindicazioni e diseconomie soprattutto
temporali.
La formula tradizionale della tutela dei diritti attraverso il meccanismo
della “justiciability” a carattere squisitamente statuale
non sembra, nella prassi, qualificarsi in termini di reattività
ed immediatezza.
In relazione alla variabile tipologia dei conflitti in una fase produttiva
evoluta e transnazionale, emerge, anche nel nostro paese, l’imperativo
categorico della individuazione e ricorso a strumenti snelli e procedure
semplificate, anche in relazione al conclamato stato di crisi in cui versa
il sistema italiano di giustizia civile.
Quindi, l’individuazione e gestione applicativa di MARC (acronimo
per Modes Alternatifs de Règlement des Conflits), ovvero di ADR
(acronimo per Alternative Dispute Resolution, od anche Amical Dispute
Resolution), si apre quale interessante campo di indagine scientifica
e concreta opportunità professionale per quanti intendano dedicarsi
al settore, nella certezza che il “sistema paese” non possa
che beneficiare di tali novità.
Ogni ipotesi di contesa può realisticamente trovare un suo “exitus”
conciliativo, mercé un accordo “efficiente” in termini
di allocazione delle risorse, bilanciamento degli interessi, mantenimento
dei rapporti, abbattimento dei costi transizionali propri alla vertenzialità
delle aule di tribunale.
Il testo viene incontra a tali evidenti sensibilità, offrendo anzitutto
un utile strumento formativo circa le più consolidate tecniche
comunicazionali e negoziali e teoriche in tema di composizione consensuale
dei conflitti, tutti gli aspetti del fenomeno nelle sue varie forme (
es la conciliazone “on line”), fasi e ruolo dei soggetti coinvolti,
sono adeguatamente illustrati nel testo destinato a diventare “la
bibbia” del conciliatore.
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