di Arturo    
 

Albert Gleizes
I ponti di Parigi, 1912

 
Pablo Picasso
Donna con barattolo
di mostarda, 1910
 
Pablo Picasso
Chitarra 1912-13
 
  IL CUBISMO Rivoluzione e tradizione
   
  Diego Riviera
Ritratto di Ramon Gomez de la Serna, 1915
   
 

Juan Gris
Tabacco, giornale
e bottiglia di vino rosè, 1914

   
 
   
 

Nel 1908 Braque e Picasso inaugurarono un modo assolutamente nuovo di vedere e dipingere la realtà, che avrebbe segnato profondamente lo sviluppo dell’arte moderna. La loro ricerca iniziò dal serrato confronto con l’arte del passato e, mediante una radicale messa in discussione di quelli che erano stati fino a quel momento i principi fondamentali della pittura occidentale, ne reinventò completamente il linguaggio. Questa che fu la più grande rivoluzione artistica dai tempi del Rinascimento, venne attuata proprio a partire dai soggetti della tradizione: il ritratto, il paesaggio, la natura morta e la figura vennero interpretati secondo un’ottica che rifiutava la rappresentazione illusionistica e che intendeva esprimere un senso del tutto nuovo di ciò che era reale.
La mostra racconta lo sviluppo della più celebre avanguardia moderna, dalla sua nascita fino ai primi anni Venti del Novecento, presentando le opere dei suoi principali protagonisti e quelle di altri grandi maestri del Novecento che si affiancarono a questa rivoluzione artistica.
La rassegna prende le mosse da una piccola selezione di opere di Braque e Picasso che risalgono al 1908, quando i due artisti muovevano i primi passi nella creazione della nuova arte. Una serie di personaggi, gli artisti stessi e altre personalità del loro entourage, come il poeta Max Jacob o l’editore Eugène Figuière, sono invece i protagonisti della sezione dedicata al ritratto; vi figurano, tra gli altri, un celebre capolavoro come Donna con il vaso di mostarda del 1910, in cui Picasso ritrae l’amata musa di quegli anni, la bella Fernande; in mostra è presente anche uno dei rari ritratti di Braque, Ragazza con la croce del 1911, in cui, secondo il biografo dell’artista, è raffigurata Marcelle Lupré, sua futura moglie. Segue il tema del paesaggio con una ricca selezione che comprende opere schiettamente cubiste, tra cui spicca il bellissimo Il vecchio castello, La Roche Guyon del 1909 di Braque, uno dei capolavori assoluti del paesaggio cubista, e altre “meno ortodosse” ma d’ispirazione affine, come l’affascinante Composizione di linee e colori di Mondrian. È la volta della sezione che presenta i dipinti che hanno per tema la natura morta accanto a cui figura una preziosa scultura policroma di Henri Laurens, Bottiglia di rum e la straordinaria Bottiglia di Bass, chitarra e asso di fiori di Picasso. Ai papiers collé, “invenzione artistica” con cui i cubisti sovvertirono ogni regola di rappresentazione, la mostra e il catalogo riservano un’attenzione particolare. Un’ampia selezione documenta infatti l’originalità delle soluzioni adottate di volta in volta da Picasso, Braque, Gris, Soffici e Severini. Una nuova anatomia caratterizza i dipinti che hanno per tema la figura; tra i capolavori degli anni Dieci, quasi monocromi, si annoverano uno dei più bei quadri mai dipinti da Leger, il sublime Nudi nella Foresta e uno straordinario Nudo del periodo analitico di Picasso, eccezionalmente concesso in prestito da Buffalo.
La rassegna si conclude con opere realizzate durante e subito dopo la prima guerra mondiale che testimoniano il perdurare della vitalità dell’esperienza cubista anche in quest’ultima stagione quando, sull’onda del ritorno ad una figurazione più tradizionale, la scomposizione cubista si stava avviando verso quel purismo della forma proprio degli anni Venti.




IL CUBISMO.
RIVOLUZIONE E TRADIZIONE


Ferrara, Palazzo dei Diamanti, sino al 9 gennaio 2005
Apertura: tutti i giorni, feriali e festivi, lunedì incluso.
Orari: dalla domenica al giovedì 9.00 – 20.00, venerdì e sabato 9.00 – 24.00, 24, 25, 31 dicembre
e 1 gennaio 9.00 – 20.00.
Informazioni e Prevendita: Tel. 0532.209988
Fax. 0532.203064