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Il nostro ordinamento
del lavoro e previdenza assistenza sociale continua ad essere caratterizzato
da una pletora di norme di varia consistenza provenienza e qualità.
Al di là dei ricorrenti buoni propositi di “potatura”
e “razionalizzazione” si susseguono ulteriori rilevanti novità
normative, delle quali quella di gran lunga più importante introdotta
attraverso il D.Lgs.10 settembre 2003, n.276, frutto dell’impegnativa
e forse soverchiamente astratta ipotesi riformistica esemplata nel libro
bianco dell’ottobre 2001 poi filtrata nel Patto per l’Italia
del luglio 2002 ed infine approdata nella legge delega n.30/2003.
In particolare si evidenziano le novità in tema di collocamento
privato, l’introduzione di nuove facies contrattuali flessibili,
quali ad esempio il lavoro a chiamata ed il lavoro ripartito, il contratto
di inserimento, il contratto a progetto norma tra quelle fonte di maggior
turbolenza interpretativa ed il riconoscimento del c.d. lavoro occasionale.
Il medesimo provvedimento, oltre a dare corpo ad istituti nuovi, opera
un refitting sensibile di altri, con riferimento al part-time
ed all’apprendistato; vi sono
peraltro anche significative abolizioni quale quella del divieto di appalto
di manodopera in tutte le sue forme, e delle disposizioni in tema di lavoro
interinale di cui alla l.n.196/97.
Ed inoltre il codice riporta tempestivamente le ulteriori novità
di cui al D.Lgs.n.66/03, che, dando attuazione a due distinte direttive
comunitarie, ha parzialmente rimodulato la disciplina dell’orario
di lavoro, confermandone la durata in quaranta ore settimanali ed in quarantotto
( sempre settimanali) quella massima.
Rilevante altresì per le concrete ricadute nella pratica gestione
del rapporto di lavoro il D.Lgs.n.196/2003 che, con valenza dal 1°
gennaio 2004, ha unificato le disposizioni in tema di trattamento dei
dati personali.
Ulteriori aggiornamenti in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
( ex D.Lgs. n.195/2003 e D.Lgs. n.235/2003 ) e l’attuazione delle
direttive comunitarie in tema di parità di trattamento attraverso
i D.Lgs. n.215 e 216 del 3 luglio 2003 completano sul piano contenutistico
questo essenziale e sperimentato strumento di lavoro, utile anche a quanti
operano nel settore risorse umane della P.A..
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