di Angela Boragina Sab di Torino      

   

L'Istat le definisce “categoria socialmente emergente”.
Sono tutte quelle donne che a causa di una separazione o divorzio si ritrovano a crescere i figli da sole.
“Emergente”, però, significa che le donne nella condizione di madri-single sono sempre più numerose poiché sempre più numerose sono le separazioni.
Purtroppo, la realtà che si trovano ad affrontare le donne e soprattutto le madri single lavoratrici è sempre più dura: lo spazio-vita è ristretto cosi come, nella maggioranza dei casi, sono ristrette le condizioni economiche.
Piuttosto che condividere un rapporto sbagliato o problematico con il proprio consorte le donne scelgono di restare sole anche con la consapevolezza di dover affrontare situazioni economiche difficili, benché, spesso questa scelta viene fatta grazie all’indipendenza economica(cosa impossibile quando le donne non lavoravano!).
Da un punto di vista sociale, benché il numero sia sempre più crescente, nulla si sta facendo a tutela di questa “categoria”.
Dal momento in cui la madre resta sola, inizia quasi sempre, una lotta senza fine col proprio partner per l’affidamento dei figli,il mantenimento, ecc.
Non esiste, però, da parte della società nessun sostegno psicologico per aiutare ENTRAMBI i genitori ad affrontare la nuova situazione.
Gli squilibri che vengono a crearsi da un punto di vista sociale, economico, lavorativo restano tutti a carico della donna, che, spesso in totale solitudine, deve affrontare la nuova difficile situazione su cui, non di rado, gravano anche molti pregiudizi.
Sul posto di lavoro la vita diventa alquanto angosciosa: è un’eterna lotta nel tentare di conciliare da sola gli orari di lavoro con i turni degli asili e delle scuole dei figli.Spesso in queste occasioni il padre è latitante, anzi, in alcuni casi è persino contento di vedere la propria ex consorte in difficoltà.
Che fare?
Scegliere di continuare in un rapporto sbagliato per non minare la propria integrità fisica e psicologica?
Le donne sono consapevoli che le scelte coraggiose a difesa della propria dignità richiedono molto impegno, ma poiché le donne lavoratrici, madri single, sono uno schieramento sempre più numeroso, che dire se la società prendesse nei loro confronti impegni altrettanto coraggiosi?