L'Istat
le definisce “categoria socialmente emergente”.
Sono tutte quelle donne che a causa di una separazione o divorzio si
ritrovano a crescere i figli da sole.
“Emergente”, però, significa che le donne nella condizione
di madri-single sono sempre più numerose poiché sempre
più numerose sono le separazioni.
Purtroppo, la realtà che si trovano ad affrontare le donne e
soprattutto le madri single lavoratrici è sempre più dura:
lo spazio-vita è ristretto cosi come, nella maggioranza dei casi,
sono ristrette le condizioni economiche.
Piuttosto che condividere un rapporto sbagliato o problematico con il
proprio consorte le donne scelgono di restare sole anche con la consapevolezza
di dover affrontare situazioni economiche difficili, benché,
spesso questa scelta viene fatta grazie all’indipendenza economica(cosa
impossibile quando le donne non lavoravano!).
Da un punto di vista sociale, benché il numero sia sempre più
crescente, nulla si sta facendo a tutela di questa “categoria”.
Dal momento in cui la madre resta sola, inizia quasi sempre, una lotta
senza fine col proprio partner per l’affidamento dei figli,il
mantenimento, ecc.
Non esiste, però, da parte della società nessun sostegno
psicologico per aiutare ENTRAMBI i genitori ad affrontare la nuova situazione.
Gli squilibri che vengono a crearsi da un punto di vista sociale, economico,
lavorativo restano tutti a carico della donna, che, spesso in totale
solitudine, deve affrontare la nuova difficile situazione su cui, non
di rado, gravano anche molti pregiudizi.
Sul posto di lavoro la vita diventa alquanto angosciosa: è un’eterna
lotta nel tentare di conciliare da sola gli orari di lavoro con i turni
degli asili e delle scuole dei figli.Spesso in queste occasioni il padre
è latitante, anzi, in alcuni casi è persino contento di
vedere la propria ex consorte in difficoltà.
Che fare?
Scegliere di continuare in un rapporto sbagliato per non minare la propria
integrità fisica e psicologica?
Le donne sono consapevoli che le scelte coraggiose a difesa della propria
dignità richiedono molto impegno, ma poiché le donne lavoratrici,
madri single, sono uno schieramento sempre più numeroso, che
dire se la società prendesse nei loro confronti impegni altrettanto
coraggiosi?