Si
è svolto a Roma il primo Congresso del Forum Nazionale dei Giovani,
salutato ufficialmente da rappresentanti del governo e dell’opposizione
come parte sociale attiva da consultare nel varo di una legge sulle politiche
giovanili.
Un riconoscimento gratificante per le 44 associazioni giovanili, di taglio
trasversale, aderenti al Forum, di cui fa parte anche la FABI tramite
il Coordinamento Nazionale Giovani, guidato da Paola Cogli, del Sab di
Torino.
Alla presenza degli Onorevoli Buttiglione, Sestini e Franceschini, si
è aperta una interessante tavola rotonda sul tema : “ Partecipazione
Giovanile e Politiche per i giovani: a che punto siamo?”
Certo il Forum, he pur rappresenta u n importante traguardo, dev’essere
considerato un punto di partenza per una nuova politica che abbia ben
presenti i problemi e le aspettative dei giovani.
L’obiettivo del Forum, infatti, già sancito nel Manifesto
Costitutivo e nello Statuto associativo, redatto in Roma nel Marzo del
2004, presso la sede della FABI di via Tevere, è quello di costituirsi
come soggetto privilegiato per il dialogo istituzionale nazionale, regionale
e locale, finalizzato al sostegno di politiche giovanili nel senso più
lato del termine.
Inoltre, essendo la linea di demarcazione generazionale molto mobile,
è possibile intercettare le esigenze di una popolazione anche più
ampia.
Basti pensare alla riforma pensionistica, alle norme stradali, alle norme
per l’esercizio di locali pubblici, alla sanità.
Anche per mezzo del Forum, la FABI si impone al di fuori della categoria,
dove, rappresentando quasi 100.000 soci, gli stessi ci impongono di occuparci
dei loro interessi anche al di fuori dei confini tradizionali del settore.
Nel Forum,
la FABI esprime un posto all’interno del Comitato Direttivo, cioè
nel centro nevralgico del progetto, grazie all’indiscusso e riconosciuto
lavoro di Luca Pinton, di Vicenza.
Luca rappresenta l’interfaccia ufficiale per ciò che attiene
le politiche del lavoro curate dal Forum Nazionale dei Giovani.
La rappresentanza ufficialmente riconosciuta al Forum si aggira intorno
a 3 milioni di persone, mentre i giovani rappresentati sono più
di 10 milioni di italiani.
Un punto di incontro nell’universo giovanile, per mezzo delle rappresentanze
dell’associazionismo sociale e religioso, per tutti quei ragazzi
che sperimentano in prima persona la flessibilità in ogni cosa.
L’era della flessibilità deve però anche diventare
l’era della responsabilità, per permettere di guardare al
futuro con meno ansie.
In questi decenni di grandi mutazioni nel contesto economico e sociale,
è sino ad oggi oggettivamente mancato il punto di vista del mondo
giovanile, con la rappresentazione dei suoi reali interessi.
Il primo motto sancito dal Forum è quello per cui “le politiche
dei padri devono essere concordate con i figli”, coniato dal portavoce
ufficiale del Forum, Christian Carrara, presidente dei giovani delle ACLI.
L’universo giovanile ha oggi più che mai la necessità
di imparare a leggere il mondo con lo sguardo attento al futuro.
In questo futuro, che si costruisce in continuo e che diventa ogni giorno
di più difficile gestione, FABIGiovani è presente ed attento
a che la sua realizzazione sia a misura d’uomo.
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