di Fulvio Rizzardi Coordinatore Dipartimento Formazione
     
La forza della conoscenza
In questi ultimi anni la formazione costituisce sicuramente un tema di grande portata che si è imposto trasversalmente all’attenzione dell’opinione pubblica. La FABI impegnata con tutte le energie per preparare i dirigenti sindacali di oggi e domani.

   

La formazione è ritenuta la principale risorsa di un lavoratore, che dà concretezza al diritto, alle pari opportunità di crescita, combattendo l’esclusione sociale. Ancora di più, è una entità che nelle società avanzate è ritenuta indispensabile.
Essa è attenzione alla persona, è consapevolezza che l’apprendimento è un processo che coinvolge intelligenza ed emozione, quindi con capacità di creare stimoli per pensare meglio, per relazionarsi con gli altri con libertà e positività, per lavorare con meno stress e più efficacia.
La formazione si avvia dunque a divenire sempre più uno strumento realmente strategico a disposizione di ogni Ente Organizzato per creare, adeguare, mantenere e modificare nel tempo le competenze ed i ruoli professionali dei propri quadri, allo scopo di essere costantemente in linea con i requisiti e le esigenze qualitative imposte oggi da dinamiche di mercato connotate da elementi come globalizzazione, concorrenza e cambiamento.
Oggi la forza del Sindacato si misura anche attraverso la qualificazione dei propri rappresentanti, dalle competenze e dal know how che l’Organizzazione stessa sa produrre e gestire. Questo perché l’enorme sviluppo tecnologico, in particolare delle tecnologie informatiche e di telecomunicazione, investe sempre più rapidamente e sempre più frequentemente processi e prodotti, rendendo la condizione del cambiamento uno stato permanente e implicando un’attenzione nuova del Sindacato verso lo sviluppo e il continuo rinnovamento delle competenze necessarie per operare nel nuovo contesto.
Il concetto di “valore” della formazione è già patrimonio acquisito dalla nostra Organizzazione; sappiamo che fare sindacato non è soltanto una scelta etica ma una responsabilità sempre più grande, stante la velocità del cambiamento nonché delle decisioni da prendere che richiedono un’indispensabile professionalizzazione della figura e del ruolo del sindacalista.
La formazione a dimensione relazionale non può peraltro essere “ridimensionata” dalle nuove dinamiche della formazione “a distanza” e l’elemento del confronto fra i corsisti e fra questi e il docente resta fondamentale, salvo i casi in cui vi siano contenuti essenzialmente tecnici. Sono convinto infatti che la dimensione relazionale porti al soggetto da formare un valore aggiunto non solo in termini umani e culturali, ma anche in termini di facilità nell’apprendimento e di acquisizione delle competenze.
In tale scenario diviene fondamentale, per la “nostra” formazione, perseguire obiettivi orientati alla massima qualità, finalizzati a migliorarne l'efficacia e che fornisca strumenti di informazione, di valutazione critica e di decisione adeguati ai bisogni dei diversi livelli di rappresentanza. E’ dunque in questo senso che si intende confermare il progetto formativo che permetta un collegamento costante tra le politiche dell’Organizzazione e le persone che la rappresentano.
Nel 2004 il Dipartimento Formazione, ha elaborato una proposta che pare avere incontrato il gradimento dei colleghi che hanno partecipato ai vari momenti formativi. Mi riferisco ai “corsi di aggiornamento” che sono stati realizzati a Riccione in sessioni primaverili ed autunnali a cui hanno partecipato 90 colleghi di diversi SAB, nonché ai numerosi appuntamenti presso strutture sindacali territoriali che hanno coinvolto più di 200 persone.
Il lavoro è stato apprezzato e questo è quanto basta, per il momento. Nel breve periodo il Dipartimento proporrà per il 2005 un pacchetto di corsi, residenziali e “territoriali a richiesta”, ancora più specifici ed incisivi che potranno aiutare le nostre strutture a crescere, al fine di garantire una consulenza ed un’assistenza di alta qualità a tutti i nostri iscritti.
La nostra ambizione è quella di creare “una scuola di organizzazione” che sia in grado di trasmettere ai nostri colleghi non solo nuove conoscenze ma anche un forte senso di appartenenza, convinzione nel progetto generale della FABI; essa dovrà assumere un ruolo di struttura dinamica nell’offerta e flessibile nella presenza sul territorio, in sintesi, un punto di riferimento a sostegno di tutta la nostra classe dirigente.
E’ essenziale quindi, che ogni struttura della nostra organizzazione ed ogni nostro iscritto abbia consapevolezza della valenza del progetto formativo FABI e, tramite questo, prenda seriamente in considerazione l’opportunità di vivere il sindacato con più cognizione di causa, divenendo pian piano interprete positivo della storia dell’unico vero sindacato autonomo dei bancari.