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Nell’articolo
precedente abbiamo descritto le cause, le complicanze fisiche e psicologiche,
i costi economici e i dati allarmanti della crescente diffusione dell’obesità
nei paesi occidentali e nei paesi in via di sviluppo.
L’obiettivo di questo articolo è quello di fornire informazioni
utili al lettore per individuare il proprio grado di soprappeso/obesità
nonché suggerimenti e strumenti pratici per prevenire o affrontare
i problemi legati all’eccesso di peso.
Lo strumento più utilizzato dalla classe medica, per la definizione
del grado di soprappeso di un individuo, è il BMI ( Body Mass Index
= Indice di Massa Corporea).
Questo indice si calcola dividendo il peso corporeo (in kg) per l’altezza,
in metri elevata al quadrato (ht al quadrato); va bene sia per uomini
che per donne, mentre non ha valore negli sportivi, in gravidanza e nei
bambini in fase di accrescimento.
Per sapere in che fascia siamo collocati e il grado di rischio basta
fare riferimento alla tabella A.
TABELLA
A |
Classificazione |
BMI (Kg/m) |
Rischio di comorbilità |
Sottopeso |
< 18,5 |
Basso (aumento rischio per altri problemi
clinici) |
Normopeso |
18,5 - 24,9 |
Normale |
Soprappeso |
25,0 - 29,9 |
Aumentato |
Obesità di classe I |
30,0 - 34,9 |
Moderato |
Obesità di classe II |
35,0 - 39,9 |
Severo |
Obesità di classe III |
> =40 |
Molto severo |
Un altro dato utile per la valutazione del rischio è la misurazione
della “circonferenza della vita”.
Questo indice è l’espressione diretta del grasso “viscerale”;
ed è proprio questo il grasso maggiormente responsabile delle complicanze
cardiovascolari dell’obesità (diabete mellito, ipertensione
arteriosa, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, nonché della
sindrome delle apnee notturne)
Per calcolare questo dato, basta munirsi di un metro da sarta e misurarsi
la circonferenza vita facendo scorrere il metro, appena sotto l’ombelico;
i valori di riferimento per il calcolo del rischio sono elencati nella
Tabella B.
TABELLA
B |
Circonferenza vita associate al rischio
di complicazioni metaboliche associate ad obesità |
Uomini |
Rischio sostanzialmente
aumentato |
Rischio aumentato |
> 102 cm |
> 94 cm |
Donne |
> 88 cm |
> 80 cm |
Prima di iniziare a parlare di”cosa fare”, credo sia utile
precisare che stiamo parlando di una “malattia cronica “a
forte impronta genetica, ove il calo ponderale costituisce solo il primo
obiettivo (sicuramente il più facile da ottenere), mentre il mantenimento
nel tempo del peso perduto diventa l’obiettivo primario.
La stessa regola vale per il Diabete di tipo II, malattia a noi tutti,
ben nota, per le sue gravi conseguenze sulla salute; anche in questo caso,
l’obiettivo principale non è solo l’abbassamento della
glicemia (zuccheri nel sangue) ma il controllo della glicemia nel tempo.
È chiaro, a chiunque decida di intraprendere il non facile cammino
che lo dovrebbe portare a perdere parte o tutti i chili in eccesso, che
l’aspetto fondamentale è quello di “cambiare”,
anche in modo radicale le errate abitudini di vita.Qui di seguito vengono
elencati alcuni esempi pratici:
• saltare la colazione al mattino
• non frazionare l’alimentazione
in 4-5 volte nella giornata
• concentrare la maggior quantità
di cibo nella cena
• consumare spuntini ad elevato
apporto calorico
• eliminare dall’alimentazione
uno o più gruppi alimentari
• consumare poca acqua
• non praticare attività
fisica
E tutto
questo, non è cosi semplice e scontato, soprattutto quando si parla
di abitudini consolidate nel tempo.
È scontato che per “cambiare” bisogna essere fortemente
motivati (la convinzione o quantomeno la speranza che il cambiamento porti
con sé più vantaggi rispetto ai costi impiegati nel seguire
il programma).
Ma contrariamente a quanto accade, ad esempio, quando acquistiamo un’auto
a rate (la ritiriamo con un minimo anticipo ed iniziamo poi a pagare le
rate, per cui abbiamo subito i vantaggi e poi i costi) in questo caso
prima vengono i costi e poi, forse dopo alcuni mesi, i vantaggi .
Risulta, quindi, fondamentale, in un percorso così difficile e
pieno di ostacoli, il supporto di figure professionali competenti, in
grado, all’occorrenza, sia di tenere alta la motivazione, sia di
intervenire in caso di crisi.
Un regime alimentare equilibrato deve poter essere mantenuto nel tempo
e deve permetterci di non acquistare peso e controllare con successo il
peso “salutare” raggiunto.
Una dieta sana ed equilibrata deve contenere tutti i gruppi alimentari,
in modo che l’organismo possa attingere da essa tutti i macronutrienti
e micronutrienti, indispensabili per il buon funzionamento dell’organismo,
secondo le seguenti percentuali: Grassi (25-30%) Proteine (15-20%) Carboidrati
(50-60%).
“COMPORTAMENTI ALIMENTARI SALUTARI”
non sono difficili da
realizzare e possono aiutarci a mantenere un buon controllo del peso raggiunto
a lungo termine.
A) REGOLE GENERALI
• Mangiare molti vegetali e cereali
integrali
• Non saltare il pasto, ma fare
pasti piccoli e frequenti (4-5)
• Non mangiare di corsa, ma masticare
lentamente
• Ridurre l’assunzione
di alcool
• Bere molta acqua durante la
giornata (6-8 bicchieri)
• Mangiare pesce, pollame(senza
pelle) o legumi e limitare il consumo di carne rossa
• Cercare alternative alimentari
a basso contenuto di grasso (yogurt scremato, formaggi magri)
• Non è obbligatorio finire
tutto quello che c’è nel piatto
B) FARE LA SPESA
• Non andare a fare la spesa
a stomaco vuoto
• Stare lontani dai reparti che
espongono i cibi da evitare
• Preparare una lista
• Leggere le etichette sulle
confezioni
• Evitare i cibi precotti
• “se non lo compri non
puoi mangiarlo”
C) RIPORRE IL CIBO
• Evitare di lasciare il cibo
in vista, magari in sala vicino alla TV
• Riporre il cibo in contenitori
opachi o ricoprirli con carta di alluminio
• Porre i cibi "tentatori"
( dolci, caramelle, noccioline, ecc) in posti difficilmente raggiungibili
D) PREPARARE IL CIBO
• Non mangiare mentre si cucina
• Usare tegami antiaderenti per
ridurre i condimenti di cottura
• Togliere il grasso visibile
dalla carne
• Usare due albumi al posto di
un uovo
• Usare sugo di pomodoro, vino
o salsa di soia per cucinare gli alimenti
• Cuocere alla griglia, al forno,
al vapore o al cartoccio
• Usare erbe e spezie al posto
dei grassi
• Congelare subito gli avanzi
E) SERVIRE IL CIBO
• Preparare singole porzioni,
evitando di mettere in tavola i piatti da portata, il cestino del pane
• Servire il cibo facendo uso
di piatti piccoli
• Mettere nel piatto la quantità
di cibo adeguata ed evitare di servirsi una seconda volta
F) COME MANGIARE
• Mangiare con calma, da seduti,
senza leggere il giornale o guardare la TV
• Fare molte pause durante il
pasto, per sfruttare bene il potere saziante dei cibi (in particolare
proteine e carboidrati). I segnali della sazietà derivanti dall’ingestione
del cibo arrivano al cervello dopo almeno 15 minuti dal suo consumo
• Cercare di consumare i pasti
sempre alla stessa ora
(ricordarsi che il carburante-cibo finisce dopo 4-5ore dal pasto precedente)
• Consumare verdura cotta e/o
cruda a volontà come prima portata
G) COSA FARE DOPO MANGIATO
• Sparecchiare subito la tavola
• Eliminare subito gli avanzi
• Impegnarsi in attività
alternative che aiutino a non pensare più al cibo
(Es. telefonare ad un’amica ecc)
H) MANGIARE FUORI CASA
1) Ristorante:
• Preferire ristoranti che prevedono
una cucina povera di grassi
• Non saltare mai i pasti precedenti
e, se si può, consumare frutta e verdura prima
• Ordinare prima degli altri
(per non farsi tentare da piatti elaborati)
• Limitare il consumo di alcolici,
soprattutto aperitivi
2) Bar:
• scegliere i panini più
semplici
• monopiatto + frutta o yogurt
PIGRIZIA,
l'alleata del sovrappeso |
Per mantenere il corpo e la mente
sempre “in forma”, oltre che seguire un corretto regime
alimentare e condurre uno stile di vita sano, risulta molto utile
anche praticare attività fisica con regolarità.
Anche in questo caso la resistenza è enorme e le motivazioni
sono le più disparate :
• sono troppo stanco (la stanchezza è prevalentemente
mentale e l’attività fisica la migliora)
• sono ammalato di cuore (l’esercizio fisico migliora
le condizioni cardiovascolari)
• sono troppo grasso (l’esercizio fisico regolare consente
di ottenere un buon calo ponderale e soprattutto permette di mantenere
a lungo tale perdita)
• sono troppo vecchio (camminare è un esercizio che va
bene a tutte le età)
• non ho tempo (sono sufficienti 30-45 minuti consecutivi ma
vanno bene anche 10-15 minuti per volta)
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9 modi
per bruciare 200 Kcal |
• nuotare
lentamente, senza fermarsi, per 20 minuti
• camminare a passo veloce per 40 minuti
• ballare per 30 minuti
• andare in bicicletta a buona velocità per 30 minuti
• fare giardinaggio per 60 minuti
• giocare a ping-pong per 45 minuti
• stirare per 1 ora e quaranta minuti
• fare le scale per 20 minuti
• andare a fare la spesa a piedi per 50 minuti |
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