Anche
in questo rinnovo, come già nei precedenti, la rivalutazione delle
tabelle è stata fatta in più tranches: quattro
sono dedicate al recupero dell’inflazione ed una, quella del 1°
ottobre 2005, è frutto della revisione dei parametri per premiare
in maniera specifica la professionalità.
Le quattro decorrenze sono le seguenti:
1.9% |
dall’1.1.2004 |
2.0% |
dall’1.2.2005 |
0.9% |
dall’1.7.2005 |
1.0% |
dall’1.12.2005 |
applicate su
• stipendio
• scatti di anzianità
• ex ristrutturazione tabellare
• ex premio di rendimento
per la voce variabile
INDENNITÀ
E DIARIE
FERME AL PALO |
Non è stata invece
effettuata la rivalutazione delle indennità modali e delle
diarie (indennità di rischio, sotterraneo, turni, diaria
per missioni e trasferte. Solo l’indennità di reperibilità
ha avuto un ritocco perché ha incorporato l’indennità
di intervento prevista per gli ex funzionari, che è stata
abolita.
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Dal 1.10.2005 viene aggiunto lo 0,50% della retribuzione
annua lorda media per la riparametrazione (0,55% se considerato sulla
retribuzione a scatto zero) come segue:
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vecchio parametro |
nuovo parametro |
aumento mensile |
aumento mensile
in % della retribuzione annua |
QD3 |
195,08 |
196,8 |
€ 25,77 |
0,75% |
QD2 |
172,71 |
175,7 |
€ 44,85 |
1,63% |
QD1 |
162,41 |
165,2 |
€ 41,83 |
1,60% |
III Area
4° liv |
144 |
144,75 |
€ 11,25 |
0,48% |
III Area 3° liv |
134 |
134,55 |
€ 8,26 |
0,38% |

Il completo recupero dell’inflazione in busta paga quindi avverrà
solamente a dicembre, al posto della decorrenza naturale del 1° gennaio
2005.
Secondo la metodologia già in atto da tempo, ogni tranche viene
calcolata in percentuale facendo base sulla precedente, seguendo la regola
dell’interesse composto. In tale maniera il 5,80% risultante dalla
somma delle cinque scadenze diventa un montante del 5,92%.
AUMENTO
"A REGIME" |
L’aumento
medio ponderato per tutta la categoria sarà a regime (dicembre
2005)
del 6,42% della retribuzione annua lorda comprensiva degli scatti
di anzianità.
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Metodo utilizzato
per il calcolo dell’inflazione
Le tabelle sono state calcolate utilizzando l’indice Istat per
le famiglie di operai ed impiegati (FOI), senza tabacchi, mentre comunemente
viene utilizzato, per i confronti statistici, l’indice generale
Istat per l’intera collettività (NIC), che include tutti
i generi di consumo, quindi anche i tabacchi. L’indice FOI
utilizza infatti un paniere di beni di consumo per una famiglia di reddito
medio basso, mentre la nostra categoria presenta redditi al di sopra della
media nazionale, per cui ci sta stretto anche l’indice
generale NIC.
Pertanto riteniamo che un paragone rispetto a quanto riceveremo
in busta paga vada fatto confrontando il 6,20% del periodo considerato
contro il 5,92% di recupero inserito nelle tabelle per tutte le categorie.
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Indice
ISTAT |
inflazione
tabellata |
una
tantum
|
|
NIC con
tabacchi |
NIC senza
tabacchi |
indice Istat FOI senza tabacchi
|
|
differenziale
2003-2003
2004 |
2,00%
2,20%
|
2,00%
2,10% |
1,90%
2,00% |
1,90%
zero |
tot.maturato
al
1.1.2004 |
4,20% |
4,10% |
3,90% |
1,90% |
previsione
2005 |
2,00% |
2,00% |
1,90% |
|
totale |
6,20% |
6,10% |
5,80% |
1,90% |
Una tantum
A fine marzo verrà erogato un importo una tantum (dal
Latino = una volta soltanto), pari all’1,9% della retribuzione
annua lorda, quindi meno della metà di quanto maturato al 1.1.2004
(almeno il 3.90%, come si può facilmente vedere dalla tabella qui
sopra).
Detto importo poi non viene calcolato ai fini pensionistici, neppure
per i Fondi aziendali, ma solo per il TFR.
Inoltre l’una tantum non spetta a chi ha cessato il servizio
dopo il 31.12.2004 per giusta causa, giustificato motivo, dimissioni senza
immediato diritto al pensionamento, esodi incentivati e a chi accede al
Fondo di sostegno al reddito.
PER L’ABI
CONTRATTO
A COSTO ZERO |
La
rivalutazione delle tabelle non copre l’inflazione maturata
calcolata con criteri scientifici, ma solo una parte di essa (5,92%
contro 6,20%).
Solo tenendo conto dello 0,50% di riparametrazione, che però
doveva essere destinato a compensare l’incremento di produttività,
si arriva ad una cifra superiore. Se
però teniamo conto della mancata rivalutazione delle indennità
e delle diarie, della perdita dell’ulteriore forfetizzazione
del lavoro straordinario sopra le 10 ore mensili per i QD1 e QD2,
dell’indennità di intervento e del pagamento dal quinto
giorno della diaria per missione per i QD3 e QD4, si arriva alla
conclusione che l’ABI ha ottenuto un contratto a costo zero.
Non
possiamo non sottolineare poi che le tranches di aumento sono scaglionate
tutte nel 2005, anziché dal 2004, provocando una perdita
mediamente di dieci mesi rispetto alla data di erogazione naturale.
A
tutto questo si aggiunge la perdita secca di più della metà
dell’arretrato, giustificata solo dalla fretta di chiudere
la trattativa.
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