|
Cinque
giornate intensissime di lavoro hanno visto impegnata l’intera struttura
di Uni Finance Europa nell’analisi delle problematiche inerenti
l’attività dell’organizzazione in Europa e nel mondo.
Componevano la delegazione della FABI: il Segretario Generale Cristina
Attuati, i Segretari Nazionali Enrico Gavarini e Carmelo Benedetti, oltre
ai colleghi Angelo Di Cristo, Werner Pedoth e Paola Cogli per il Coordinamento
Giovani.
Per l’Italia, con la FABI, erano presenti le delegazioni di Falcri,
Fiba, Fisac, Uilca e della FNA.
La prima parte dell’incontro ha riguardato la riunione di Uni Finance
dell’Area Mediterranea, alla quale hanno preso parte i delegati
provenienti dai paesi che fanno parte del gruppo meridionale di Uni, quali
il Portogallo, la Spagna e gli altri Paesi che si affacciano sul bacino
mediterraneo sino alla Turchia.
Nel corso di due giornate di lavoro, si è parlato a lungo di Europa,
della sua Costituzione, degli Organismi che la gestiscono e del rapporto
tra la comunità, i cittadini e le parti sociali.
I primi interventi sono stati quelli di Sandy Boyle e Oliver Rhoeting,
rispettivamente presidente e capo dipartimento di Uni Europa Finance,
per i saluti di rito.. Ha preso poi la parola Edgardo Iozia, vice presidente
di Uni Finance il quale, oltre ad esprimere, a nome dei sindacati italiani,
il benvenuto agli ospiti internazionali, ha svolto una breve e puntuale
relazione sulla costituzione europea e l’agenda di Lisbona, con
una particolare attenzione ai contenuti riguardanti le necessità
delle parti sociali e dei lavoratori.
Il dibattito è stato arricchito dalle relazioni di alcuni ospiti,
alle quali sono seguiti gli interventi dei molti delegati.
Il prof. Pereira Da Silva, dell’università di Lisbona, ha
parlato dei fondi pensione e della realizzazione degli obiettivi di Lisbona.
Alla relazione del professore portoghese è seguita quella di Davide
Dal Maso, del forum finanza sostenibile, il quale ha affrontato il tema
attualissimo dei Fondi pensione e della responsabilità sociale
dell’impresa.
Significativi anche gli interventi: del Prof. Gianni Arrigo, che ha compiuto
un’analisi comparata dei trattati dell’Unione; dell’On.le
Marie Noelle Lienemann, europarlamentare francese, che ha spiegato le
ragioni del suo “no” al trattato così come è
oggi concepito; dell’On. Giorgio Benvenuto che ha analizzato il
rapporto tra Europa e Istituzioni nazionali dei Paesi membri; di Andrea
Pierucci della commissioni Europea; dell’austriaco Wolfgang Greif
del Comitato Economico e Sociale europeo ed, infine, di Walter Cerfeda,
Segretario italiano della CES, maggiore organizzazione sindacale europea.
Il vivace dibattito dei delegati, fortemente stimolato dalle interessanti
relazioni degli ospiti, ha messo in luce, l’interesse per i problemi
della comunità ed ha evidenziato, oltre ai consensi, anche profonde
perplessità nei confronti della nuova Carta Costituzionale, sottoscritta
dai governi dei Paesi dell’Unione a Roma nei mesi scorsi e che è
oggetto di consultazioni referendarie in diversi Stati europei.
Chiusisi i lavori della prima parte della settimana, è iniziata
la riunione del Comitato Europeo di UNI finanza, che si è sviluppata
in tre giornate di lavoro, alla quale hanno preso parte oltre 170 delegati
provenienti da ogni parte d’Europa e numerosi ospiti, in rappresentanza
dei sindacati di tutti i continenti.
Nell’elezione di alcune cariche vacanti in seno agli organismi direttivi
di UNI Finance Europa, Cristina Attuati, Segretario Generale della Fabi,
ha assunto il ruolo di componente lo Steering Group.
Le relazioni di Mrijke Persone e di Tjeu Tijskens, di UNI Europa, oltre
a quelle di esperti e di rappresentanti delle istituzioni hanno stimolato
il dibattito ed il confronto a tutto campo su quanto sta avvenendo nel
settore finanziario nel mondo ed in Europa in particolare.
Molto seguito l’intervento del prof. Jörg Huffschmid dell’università
di Brema, che ha toccato i delicatissimi temi del mercato finanziario
europeo, delle conseguenti strategie nel campo dei servizi e del mantenimento
della redditività delle imprese.
Le testimonianze dei delegati hanno evidenziato i problemi che, per effetto
della globalizzazione, sono presenti in ogni parte del mondo e le difficoltà
che il sindacato sta incontrando ovunque, anche in Paesi ritenuti fra
i più avanzati e democratici, nell’affrontare problemi quali
quelli delle fusioni, delle acquisizioni e delle esternalizzazioni transnazionali.
Particolarmente toccanti gli interventii del delegato palestinese e del
rappresentante dello Zimbabwe che, oltre allo specifico tema sindacale,
hanno affrontato i problemi della democrazia e delle condizioni di estrema
precarietà in cui vivono i rispettivi popoli.
Anche il tema del dialogo sociale all’interno delle imprese multinazionali
ha trovato spazio nello scambio i esperienze e nel dibattito. Vari interventi
hanno evidenziato quanto sia difficile oggi per i lavoratori costituire
dei propri organismi di tutela, in realtà in cui che le imprese
avversano con ogni mezzo la formazione di rappresentanze del sindacato.
Nella giornata conclusiva del meeting, fra i delegati presenti e Irmfried
Schwimann, della Commissione Europea per il mercato interno, si è
sviluppato un animato confronto sulle difficoltà dei mercati finanziari
europei, sulle scelte della comunità in tema di gestione della
finanza e sul coinvolgimento delle organizzazioni dei lavoratori nei processi
di trasformazione e riorganizzazione dei mercati.
Le conclusioni sono toccate ad Allan Bang Vice Presidente di Uni Europa
finance ce, a nome anche dei numerosi partecipanti, ha espresso l’apprezzamento
per la ricchezza del dibattito, auspicio di uno scambio di idee ben promettente
per le sorti del movimento sindacale nel mondo.
|
|
|
|