di Carmelo Benedetti, Segretario Nazionale Fabi      

Lutto in tutta la Fabi: è morto Francesco Cerutti
 
 
 
 

Francesco CeruttiCinque giornate intensissime di lavoro hanno visto impegnata l’intera struttura di Uni Finance Europa nell’analisi delle problematiche inerenti l’attività dell’organizzazione in Europa e nel mondo.
Componevano la delegazione della FABI: il Segretario Generale Cristina Attuati, i Segretari Nazionali Enrico Gavarini e Carmelo Benedetti, oltre ai colleghi Angelo Di Cristo, Werner Pedoth e Paola Cogli per il Coordinamento Giovani.
Per l’Italia, con la FABI, erano presenti le delegazioni di Falcri, Fiba, Fisac, Uilca e della FNA.
La prima parte dell’incontro ha riguardato la riunione di Uni Finance dell’Area Mediterranea, alla quale hanno preso parte i delegati provenienti dai paesi che fanno parte del gruppo meridionale di Uni, quali il Portogallo, la Spagna e gli altri Paesi che si affacciano sul bacino mediterraneo sino alla Turchia.
Nel corso di due giornate di lavoro, si è parlato a lungo di Europa, della sua Costituzione, degli Organismi che la gestiscono e del rapporto tra la comunità, i cittadini e le parti sociali.
I primi interventi sono stati quelli di Sandy Boyle e Oliver Rhoeting, rispettivamente presidente e capo dipartimento di Uni Europa Finance, per i saluti di rito.. Ha preso poi la parola Edgardo Iozia, vice presidente di Uni Finance il quale, oltre ad esprimere, a nome dei sindacati italiani, il benvenuto agli ospiti internazionali, ha svolto una breve e puntuale relazione sulla costituzione europea e l’agenda di Lisbona, con una particolare attenzione ai contenuti riguardanti le necessità delle parti sociali e dei lavoratori.
Il dibattito è stato arricchito dalle relazioni di alcuni ospiti, alle quali sono seguiti gli interventi dei molti delegati.
Il prof. Pereira Da Silva, dell’università di Lisbona, ha parlato dei fondi pensione e della realizzazione degli obiettivi di Lisbona. Alla relazione del professore portoghese è seguita quella di Davide Dal Maso, del forum finanza sostenibile, il quale ha affrontato il tema attualissimo dei Fondi pensione e della responsabilità sociale dell’impresa.
Significativi anche gli interventi: del Prof. Gianni Arrigo, che ha compiuto un’analisi comparata dei trattati dell’Unione; dell’On.le Marie Noelle Lienemann, europarlamentare francese, che ha spiegato le ragioni del suo “no” al trattato così come è oggi concepito; dell’On. Giorgio Benvenuto che ha analizzato il rapporto tra Europa e Istituzioni nazionali dei Paesi membri; di Andrea Pierucci della commissioni Europea; dell’austriaco Wolfgang Greif del Comitato Economico e Sociale europeo ed, infine, di Walter Cerfeda, Segretario italiano della CES, maggiore organizzazione sindacale europea.
Il vivace dibattito dei delegati, fortemente stimolato dalle interessanti relazioni degli ospiti, ha messo in luce, l’interesse per i problemi della comunità ed ha evidenziato, oltre ai consensi, anche profonde perplessità nei confronti della nuova Carta Costituzionale, sottoscritta dai governi dei Paesi dell’Unione a Roma nei mesi scorsi e che è oggetto di consultazioni referendarie in diversi Stati europei.

Chiusisi i lavori della prima parte della settimana, è iniziata la riunione del Comitato Europeo di UNI finanza, che si è sviluppata in tre giornate di lavoro, alla quale hanno preso parte oltre 170 delegati provenienti da ogni parte d’Europa e numerosi ospiti, in rappresentanza dei sindacati di tutti i continenti.
Nell’elezione di alcune cariche vacanti in seno agli organismi direttivi di UNI Finance Europa, Cristina Attuati, Segretario Generale della Fabi, ha assunto il ruolo di componente lo Steering Group.
Le relazioni di Mrijke Persone e di Tjeu Tijskens, di UNI Europa, oltre a quelle di esperti e di rappresentanti delle istituzioni hanno stimolato il dibattito ed il confronto a tutto campo su quanto sta avvenendo nel settore finanziario nel mondo ed in Europa in particolare.
Molto seguito l’intervento del prof. Jörg Huffschmid dell’università di Brema, che ha toccato i delicatissimi temi del mercato finanziario europeo, delle conseguenti strategie nel campo dei servizi e del mantenimento della redditività delle imprese.
Le testimonianze dei delegati hanno evidenziato i problemi che, per effetto della globalizzazione, sono presenti in ogni parte del mondo e le difficoltà che il sindacato sta incontrando ovunque, anche in Paesi ritenuti fra i più avanzati e democratici, nell’affrontare problemi quali quelli delle fusioni, delle acquisizioni e delle esternalizzazioni transnazionali.
Particolarmente toccanti gli interventii del delegato palestinese e del rappresentante dello Zimbabwe che, oltre allo specifico tema sindacale, hanno affrontato i problemi della democrazia e delle condizioni di estrema precarietà in cui vivono i rispettivi popoli.
Anche il tema del dialogo sociale all’interno delle imprese multinazionali ha trovato spazio nello scambio i esperienze e nel dibattito. Vari interventi hanno evidenziato quanto sia difficile oggi per i lavoratori costituire dei propri organismi di tutela, in realtà in cui che le imprese avversano con ogni mezzo la formazione di rappresentanze del sindacato.
Nella giornata conclusiva del meeting, fra i delegati presenti e Irmfried Schwimann, della Commissione Europea per il mercato interno, si è sviluppato un animato confronto sulle difficoltà dei mercati finanziari europei, sulle scelte della comunità in tema di gestione della finanza e sul coinvolgimento delle organizzazioni dei lavoratori nei processi di trasformazione e riorganizzazione dei mercati.
Le conclusioni sono toccate ad Allan Bang Vice Presidente di Uni Europa finance ce, a nome anche dei numerosi partecipanti, ha espresso l’apprezzamento per la ricchezza del dibattito, auspicio di uno scambio di idee ben promettente per le sorti del movimento sindacale nel mondo.