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La
mostra “La Cina: prospettive d’arte contemporanea”,
promossa dalla Provincia di Milano, ideata e curata da Daniela Palazzoli,
offre una visione di sintesi dei principali protagonisti, filoni e tendenze
che costituiscono la mappa degli autori e dei movimenti più rilevanti
dell’arte cinese contemporanea.
Gli artisti contemporanei cinesi hanno due caratteristiche straordinarie:
vivono intensamente il presente quotidiano e ce lo comunicano in modo
molto creativo e originale ma anche molto diretto ed esplicito. La mostra
-attraverso le opere dei circa 70 artisti, presentati in modo mirato,
oltre alla vasta documentazione storica- costruisce un mosaico delle esperienze
e delle emozioni attraverso cui essi sono passati nell’affrontare,
nella loro realtà quotidiana, le profonde e stressanti trasformazioni
dell’evoluzione dinamica cinese. Questo grande affresco in divenire
viene esplorato attraverso la varietà di linguaggi dell’arte
cinese: la pittura, la fotografia e le scultura, ma anche la performance,
il cinema, la videoarte, l’installazione e l’arte ambientale.
Nel corso della manifestazione alcune serate saranno dedicate alla proiezione
delle opere dei principali videoartisti cinesi.
Poiché il percorso della storia cinese degli ultimi decenni è
molto tormentato, anche il destino degli artisti – per la maggior
parte molto coraggiosi ed altamente motivati, e quindi talvolta costretti
all’esilio o alla prigione – lo è.
La ricerca realizzata da Daniela Palazzoli più che approfondire
dei singoli aspetti si basa su una strategia museale di visione panoramica
e di sintesi. Essa evidenzia tre filoni in cui sono inclusi: il momento
ormai storico degli Anni ‘80/’90 (e il differenziarsi fra
esuli ed artisti che continuano ad operare in Cina), il nuovo corso dagli
Anni ’90 in poi, con le varie idee, strategie
e sentimenti adottati rispetto alle aperture verso il mercato e il mondo
globale. Queste sfaccettature variano dalle avanguardie più radicali
fino alle varie forme di realismo: di tipo ironico, pop, di denuncia con
molte novità e sorprese.
Gli atteggiamenti sono molteplici: concettuale, figurativo, di opposizione
radicale e di innovazione linguistica. L’ultima parte presenta le
innovazioni più recenti, che includono le tecniche più attuali
e indagano i modi di vivere il rapporto fra la continuità della
tradizione e della storia e l’apertura al mondo globale.
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Milano, Spazio Oberdan,
Viale Vittorio Veneto 2,
Dal 29 giugno
al 2 ottobre 2005
orari: tutti i giorni 10-19.30, martedì e giovedì
fino alle 22, chiuso il lunedì
ingresso: intero euro 4,10, ridotto euro 2,70
Catalogo: Skira
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