a cura del Dipartimento Internazionale Fabi        

Lutto in tutta la Fabi: è morto Francesco Cerutti
 
   
   
 

“Oggi con la fusione tra UNICREDITO e Hipovereinsban e con i colloqui di fusione tra Banco Bilbao e BNL assistiamo ad un nuovo livello di fusioni ed acquisizioni.
UNI Finance ha esaminato la questione a fondo nel 2000 e nel quadro del dialogo sociale dell’ILO”.

Oliver Roethig
Capo Dipartimento
UNI Finance

Considerazione generale
1 L’attività bancaria e gli altri servizi finanziari hanno un ruolo cardine da svolgere nell’ambito dello sviluppo economico nazionale e globale e contribuiscono allo sviluppo sociale. Attraverso la facilitazione del commercio, nel soddisfare le esigenze di tutte le imprese (incluse le maggiori multinazionali, le piccole e medie imprese, le ditte individuali) o del piccolo risparmiatore e consumatore, il settore dei servizi finanziari fornisce i mezzi essenziali per un’economia sana, requisito fondamentale per generare occupazione.
2 Gli sviluppi mondiali, a livello sia di macro settore sia di settore specifico, possono essere caratterizzati, in particolare, da liberalizzazione, deregulation e privatizzazione, tutte collegate ai processi di globalizzazione, che hanno generato maggiori pressioni competitive, spingendo l’industria ad una maggiore concentrazione attraverso fusioni ed acquisizioni. Tali pressioni sono state intensificate dalla deregulation del sistema finanziario internazionale, dalla volatilità dei flussi finanziari e dal grande numero di crisi finanziarie che si sono verificate in tempi recenti. E’ largamente considerata la possibilità che la prossima fase del processo di consolidamento coinvolga fusioni ed acquisizioni transnazionali. I concomitanti rapidi cambiamenti tecnologici, le tendenze del product design, i nuovi sistemi di consegna per il servizio clienti, i mutamenti dei canali distributivi e la convergenza con gli altri settori hanno accentuato le sfide competitive che attendono gli operatori dei servizi finanziari. Tali sviluppi hanno condotto a cambiamenti sostanziali nell’organizzazione del lavoro e nelle esigenze di specializzazione, come anche nella quantità, qualità e condizioni dell’occupazione settoriale.
3 Governi, datori di lavoro e lavoratori hanno reciproco interesse ad assicurare che gli esiti di fusioni ed acquisizioni siano conformi all’esigenza predominante di mantenere un’industria finanziaria prospera e competitiva. Tenendo in considerazione l’interesse del pubblico, i governi hanno la responsabilità primaria di assicurare l’accessibilità e l’efficienza di servizi finanziari che garantiscano la stabilità finanziaria ed offrano condizioni di lavoro discrete. Tale responsabilità si estende anche agli effetti delle fusioni e delle acquisizioni nel settore. I governi hanno un ruolo nell’anticipare ed affrontare gli impatti negativi dal punto di vista sociale ed occupazionale che le fusioni e le acquisizioni possono avere, e nell’assistere le parti sociali ad individuare soluzioni di comune accordo per mitigare gli effetti negativi di fusioni ed acquisizioni. In questo contesto, le parti sociali giocano un ruolo importante nella costruzione di un dialogo sociale efficace.

Impiego
4 La ristrutturazione che invariabilmente accompagna le fusioni e le acquisizioni nell’industria finanziaria, ha come risultato più frequente l’eliminazione di posti di lavoro nelle imprese coinvolte, talvolta su larga scala, insieme allo slittamento dall’impiego tradizionale a tempo pieno a quello a tempo parziale, e ad altre forme saltuarie e temporanee di occupazione atipica. Nonostante le perdite di posti di lavoro coinvolgano tutto il personale ad ogni livello gerarchico, le donne e gli impiegati ai livelli più bassi sono, in particolare, sproporzionatamente colpiti, così come lo sono i lavoratori nelle zone economicamente più depresse, i cui posti di lavoro sono maggiormente a rischio di razionalizzazione. I governi dovrebbero provvedere, insieme con le parti sociali, a sviluppare misure efficaci da incorporare a tutti i programmi di razionalizzazione per mitigare le conseguenze negative per tutti i lavoratori, per salvaguardare l’avanzamento verso gli obiettivi di pari opportunità nell’ambito occupazionale dei servizi finanziari, e per promuovere ulteriori progressi in questi campi.
5 La riflessione da parte delle autorità pubbliche sulle fusioni e acquisizioni dovrebbe includere una valutazione sull’impatto sociale ed occupazionale, tenendo in debita considerazione le condizioni nazionali. Dove le circostanze lo richiedono, i governi dovrebbero organizzare piani di assistenza sociale e lavorare congiuntamente con le parti sociali all’allestimento di piani per la reintegrazione nel mercato del lavoro degli impiegati che hanno perso il posto di lavoro in conseguenza di fusioni ed acquisizioni.
6 Tutte le misure possibili in sostituzione di licenziamenti, come trasferimenti interni, limitazione di lavoro straordinario e riduzione del normale orario di lavoro, dovrebbero essere considerate primariamente in caso di razionalizzazione del personale connessa a fusioni ed acquisizioni. Nel caso in cui il licenziamento sia inevitabile, si dovrebbero tenere in considerazione le norme della Convenzione sulla Cessazione del Rapporto d’Impiego dell’ILO del 1982 (N°158) e la sua relativa Raccomandazione (N°166).
7 La Dichiarazione Tripartita dei Principi riguardanti le Imprese Multinazionali e la Politica Sociale, dell’ILO, adottata dal Consiglio d’Amministrazione nel 1977 e emendata dal Consiglio d’Amministrazione nel 2000, è applicabile in fusioni ed acquisizioni internazionali.

Condizioni di lavoro e d’impiego
8 Nell’ambito dei servizi finanziari, le imprese di successo sono essenziali per la continuità dell’impiego e per soddisfare le aspirazioni del personale, mentre una forza lavoro specializzata, stabile e motivata è fondamentale per il successo di qualsiasi organizzazione finanziaria. Condizioni sicure e decorose di lavoro e di impiego contribuiscono in misura significativa alla motivazione del personale, alla produttività e alla redditività dell’impresa. Invariabilmente, le fusioni e le acquisizioni richiedono sistemi e procedimenti aziendali integrativi e differenziati, allo scopo di armonizzare i vai aspetti dei termini e delle condizioni d’impiego per garantire una prassi comune all’interno di una organizzazione risultato di recente fusione. I datori di lavoro sono tenuti a compiere ogni sforzo possibile per garantire che le modifiche connesse a fusioni ed acquisizioni apportate alle condizioni di lavoro e d’impiego non siano mai adeguate al minimo comune denominatore, e che il principio dei diritti acquisiti sia pienamente rispettato. Le valutazioni di prestazione, dalle quali dipendono premi e indennità, devono essere obiettive e trasparenti e rispecchiare i cambiamenti nell’organizzazione del lavoro e l’esigenza di compensare il personale della perdita di sicurezza del posto di lavoro e dei maggiori carichi di lavoro nelle imprese risultato di fusioni. Tutte le parti riconoscono l’importanza per le imprese nate da fusione di mantenere condizioni di lavoro ed impiego che promuovano la soddisfazione e la realizzazione di sé nella professione, riducano al minimo lo stress lavorativo e, di conseguenza, salvaguardino la produttività dell’impresa.

Formazione
9 E’ di capitale importanza per le imprese dell’industria finanziaria garantire investimenti crescenti ed effettivi nel campo della formazione e nello sviluppo delle risorse umane, allo scopo di incrementare l’occupazione, la competitività e la crescita. La formazione continua e lo sviluppo di sé dovrebbero anche essere preoccupazione degli impiegati. Gli operatori finanziari dovrebbero essere incoraggiati a fare previsioni sulle loro necessità di competenze come base per lo sviluppo delle risorse umane, allo scopo di promuovere una comunanza di interessi tra ciò che compete agli impiegati e gli obiettivi delle imprese in fase di fusione o acquisizione. I governi, insieme con le parti sociali dovrebbero stabilire ed attuare strategie specifiche di settore per evitare la perdita di competenze dal settore attraverso gli esuberi, e in favore della formazione continua, che permette ai lavoratori di acquisire continuamente competenze trasferibili e all’impresa di beneficiare di una forza lavoro più competente. Buoni esempi pratici riguardanti la formazione e lo sviluppo delle risorse umane in paesi diversi possono essere attinti allo scopo di sviluppare una capacità occupazionale proattiva per i lavoratori del settore finanziario. Misure fiscali e di natura politica dovrebbero essere adottate dove si ritenga necessario, per sostenere tali strategie.

Dialogo sociale
10 Il Meeting riconosce il ruolo essenziale che il dialogo sociale può svolgere nel conciliare gli interessi di imprese e lavoratori nelle fusioni ed acquisizioni. Sviluppare la reciprocità per consultazione e negoziazione richiede tempo ed impegno, nonché la presenza delle parti sociali indipendenti, che possiedono capacità, buona volontà, fiducia e mutuo rispetto per impegnarsi nel processo in maniera responsabile. I governi hanno la responsabilità di garantire che i meccanismi della consultazione sussistano, possibilmente di natura tripartita, per essere usati durante tutte le fasi di una fusione o acquisizione. Anche le autorità pubbliche hanno il dovere di promuovere attivamente la contrattazione collettiva nell’industria dei servizi bancari e finanziari, così da porre in essere meccanismi, sulla base del consenso, che prevengano, attutiscano o mitighino gli effetti negativi di fusioni ed acquisizioni. Dove gli esuberi sono inevitabili, deve essere compiuto ogni sforzo, in stretta consultazione con i rappresentanti competenti dei lavoratori, per assicurare che la riduzione nel numero dei lavoratori avvenga attraverso mezzi volontari, come adeguati incentivi al pensionamento precoce, riduzioni spontanee e limitazioni sulle assunzioni. Le autorità pubbliche devono agire in modo da assicurare che, laddove esistano, leggi nazionali, accordi collettivi a livello di impresa e di settore, così come accordi quadro includenti i licenziamenti collettivi siano adeguatamente applicati nelle cessazioni del rapporto di lavoro connesse alle fusioni.

Azione dell’ILO
11 L’ILO dovrebbe promuovere l’applicazione di tutte le pertinenti norme internazionali sul lavoro, in particolare la Libertà di Associazione e Protezione del Diritto di Organizzare Convenzioni, 1948 (N°87), il Diritto di Organizzare e la Convenzione sulla Contrattazione Collettiva, 1949 (N°98), la Convenzione sulla Cessazione dell’Impiego, 1982 (N°158) e l’allegata Raccomandazione (N°166), le quali sono tutte altamente pertinenti alle problematiche che sorgono dalle fusioni ed acquisizioni nel settore finanziario. I diritti e i principi confermati nella Dichiarazione dell’ILO sui Fondamentali Diritti e Principi sul Lavoro, ed il suo Follow-up del 1998, così come i principi contenuti nella Dichiarazione Tripartita dei Principi riguardanti le Imprese Multinazionali e Politica Sociale del 1977, sono applicabili al settore dei servizi finanziari. L’ILO dovrebbe incrementare il suo patrocinio per assicurare l’implementazione dei principi delle Dichiarazioni nella pratica aziendale nell’industria dei servizi finanziari. Le buone pratiche, come i forum globali e regionali di dimensioni aziendali dovrebbero essere incoraggiate e sostenute.
12 Certe esperienze in alcuni paesi, in particolar modo quelle a cui si fa riferimento nella relazione, forniscono esempi pratici, ma non esclusivi, di come un efficace dialogo sociale possa bilanciare e conciliare gli interessi di datori di lavoro e lavoratori. Tali esempi mettono in rilievo gli elementi della buona pratica sulla contrattazione collettiva, allo scopo di soddisfare i requisiti in fase di evoluzione del settore nel contesto delle fusioni ed acquisizioni.
13 Il Meeting ha invitato l’ILO a sviluppare un database per identificare i fattori che contribuiscono al successo per sostenere gli sforzi delle parti sociali nell’affrontare la dimensione umana delle fusioni ed acquisizioni. Il Meeting ha ulteriormente supportato la ricerca ed analisi dell’ILO sugli impatti occupazionali di fusioni ed acquisizioni che coinvolgono imprese finanziarie, in particolare da un punto di vista quantitativo. Ciò dovrebbe anche includere ricerche empiriche e casistica, comprendenti gli effetti specifici connessi al sesso e all’età, ed il ruolo preciso di ognuno dei motori dell’intensa attività di fusione ed acquisizione attuale.


(Traduzione di Mariapaola Diversi)