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La
conferenza di organizzazione, che a breve, verrà tenuta a Taormina,
si presenta come un ideale laboratorio per progettare un futuro possibile
per la categoria e per un sindacato, come la FABI, che da sempre rappresenta
il punto di riferimento per le lavoratrici ed i lavoratori del settore.
L’apertura con una tavola rotonda, come potrete leggere in altre
pagine di questo giornale, rappresenterà l’avvio non solo
della Conferenza, ma di un percorso che vedrà la FABI impegnata
sino al prossimo Congresso Nazionale. La stessa indagine che CENSIS condurrà,
per conto della FABI, sull’identità e lo sviluppo di una
risorsa in trasformazione, (quella rappresentata dai lavoratori del credito),
indica con chiarezza la volontà del sindacato di affrontare i cambiamenti
in atto da protagonisti e non come semplici comparse, con idee e programmi
precisi.
Realizzare un futuro possibile è un obiettivo concreto, serio,
che tralascia ogni demagogica considerazione. I problemi vanno conosciuti
per tempo, analizzati, affrontati, risolti; con pragmatismo e con determinazione.
Il tempo del sindacato corroborato da fiumi di parole lascia il posto
alla stagione del sindacato che ascolta e risponde alle esigenze della
categoria che rappresenta.
Gli oltre 400 delegati alla Conferenza, dopo aver scontato
una fase preliminare di dibattito, sviluppatasi a livello territoriale,
affronteranno quattro giorni di intenso lavoro che li vedrà impegnati
in un confronto serrato sui temi proposti in tre distinte relazioni.
u La prima relazione verterà sul tema “rappresentanza, rappresentatività,
livelli contrattuali, nonché sulla così detta democrazia
industriale (la partecipazione dei lavoratori )”.
La concertazione, il suo superamento, i contratti di lavoro, rappresentano
il centro dell’attività del sindacato, ma anche momenti vitali
per i lavoratori.
La partecipazione è invece un tema che vede il movimento dei lavoratori,
impegnato anche in Europa, a creare cornici accettabili.
v La seconda relazione analizzerà le nuove forme di lavoro, la
flessibilità e la precarizzazione, indicando le strade che il sindacato
potrà percorrere di fronte alla forti modifiche intervenute e nelle
norme di Legge e nelle norme contrattuali, per evitare che le future generazioni
si trovino di fronte ad un mercato del lavoro sempre più simile
ad una giungla.
w Infine la terza relazione, svilupperà il tema dei rapporti fra
organizzazioni sindacali, considerando l’identità forte della
FABI, le aperture all’esterno e la vocazione internazionale, che
da sempre ha contraddistinto l’Organizzazione.
Gli argomenti proposti verranno illustrati senza gabbie
ideologiche, ma con grande desiderio di apertura. La FABI, non ha mai
voluto, storicamente, racchiudersi in sé stessa. La sua vocazione
è sempre stata infatti, quella di confrontarsi a 360° con la
realtà.
Una conferenza, dunque proiettata all’esterno per
realizzare, insieme, un futuro possibile e… migliore. |
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