di Cristina Attuati Segretario Generale Fabi        

Lutto in tutta la Fabi: è morto Francesco Cerutti
 
 
Cristina Attuati, Segretario Generale della Fabi
 
La Banca di TN e BZ Sede di Chiusa
   
 

Cristina AttuatiQuesto il titolo della tavola rotonda che si terrà in apertura della Conferenza di organizzazione.
Un inizio volutamente forte per una Conferenza diversa rispetto a quelle che hanno visto in passato impegnata la FABI. Una tavola rotonda che vedrà autorevoli partecipanti del mondo politico, delle imprese e naturalmente del sindacato. Senza dubbio, si tratterà non solo di un momento di confronto, fra tesi, fra filosofie, fra identità diverse, ma di un’occasione offerta alla FABI di dimostrare, non solo con le parole, ma nei fatti, come questa Organizzazione sia pienamente inserita nel contesto del sistema Paese.
Da sempre siamo aperti al dialogo, all’ascolto, alla costruzione di percorsi possibili. La nostra disponibilità significa apertura all’esterno, significa anche che l’autonomia della FABI rappresenta un valore, non certo un bastone dietro al quale trincerarsi.
Ecco allora che, anziché progettare una Conferenza tutta tesa a consolidare alcune nostre certezze, abbiamo preferito come Segreteria Nazionale, in uno con il Comitato Direttivo Centrale, percorrere nuove strade, forse meno agevoli, ma sicuramente proiettate al futuro.
Non può esistere, nel futuro che ipotizziamo, uno sviluppo che prescinda dall’armonizzazione fra finanza e settori produttivi. Non vi è dubbio che, centrali, per l’economia del paese, saranno le banche. Banche che proprio per la loro stessa funzione, devono godere però della fiducia del mercato. Recenti casi, purtroppo, denunciano paurosi limiti di sistema, limiti che occorre sanare. Il grande risiko bancario è spesso un pauroso gioco al massacro che finisce per coinvolgere negativamente i lavoratori e la collettività.
Non è un caso che questo messaggio di riposizionamento e di riscoperta dell’eticità del mondo della finanza parta proprio dalla FABI,il sindacato più rappresentativo del settore che sin dal 1948 è un punto di riferimento centrale nel sistema del credito.
Questo argomento è del tutto rilevante per la FABI che si è battuta, nel recente passato, per realizzare accordi sulla responsabilità sociale dell’impresa bancaria ed affinché tali accordi risultassero tutelanti per tutti gli stakeholders.
La tavola rotonda fornirà il suo contributo al superamento delle resistenze e delle differenze, ma un contributo determinante dovranno fornirlo poi i gruppi politici e le associazioni, fra le parti, affinché le leggi in tema di risparmio siano chiare, e per rendere finalmente la Banca d’Italia una Istituzione veramente super-partes, con compiti precisi ed autonoma dai partiti e dalle banche che la stessa dovrebbe controllare.

La Banca di TN e BZ Sede di Chiusa

Un contributo per il ruolo che ci compete, dovremo svolgerlo anche noi della FABI.
L’ Italia ha bisogno di rigenerarsi, di credere in una possibilità di sviluppo che dia corpo alle speranze dei giovani; che fornisca certezze a chi vede prossimo il traguardo della pensione. Non vi è più spazio per il pressappochismo e per le analisi buone per vivere alla giornata, occorre una programmazione, fondata su valori consolidati e sull’etica del lavoro e della gestione della cosa pubblica.
Utopie? Tutt’altro.
Il mondo è forgiato di pragmatismo, ma ci si eleva dalla mediocrità proprio grazie alla volontà che ciascuno di noi sa esprimere.
Tradurre la bellezza dei sogni in realtà è possibile!