di Bruno Pastorelli  

Pirati all’arrembaggio sul Web

CAMBIANO I REATI E LA POLIZIA SI ADEGUA

Cambiano i reati e la Polizia si adegua, ma chiede collaborazione ai cittadini, oggi più di prima.
Si chiama Polizia delle Comunicazioni, ma si legge più semplicemente repressione, prevenzione e caccia a quei pirati moderni che navigano in rete, come un tempo i corsari nei Caraibi, cercando tesori in tasca altrui, o più semplicemente corrompendo in modo sofisticato.
Non si offendano i tanti supporters della rete globale. Internet delle meraviglie è diventata col tempo il regno delle insidie. Nel mese scorso sono stati diffusi i primi impressionanti dati sulla pirateria in rete, sulle tante carte di credito saccheggiate, sulle tante difese delle banche violate.
E d’altra parte se è stata violata anche la banca dati centrale della Nasa, che problema è violare il conto di un povero qualsiasi impiegato del ministero vattelapesca?
Ma questa evidentemente non è una lotta che una Polizia può vincere da sola e cosi si rovescia a proprio favore la regola principale di internet: i moderni pirati sono sempre li in comunicazione con noi polli, ma noi polli siamo in comunicazione con la Polizia che ci protegge (perlomeno dovrebbe). Noi e la polizia insieme contro i pirati da soli. E’ possibile?
Si e la Polizia ci crede talmente che ha istituito una hotline: un sito dove noi e poliziotti delle Comunicazioni possiamo collaborare. La regola è sempre la solita che governa internet: l’uso del tempo reale, il secondo che è uguale a Roma come a Hong Kong, come a New York. L’uso del tempo reale è fondamentale per beccare il ladrone: non appena abbiamo la sensazione di stare su un terreno franoso ed infido, segnalare immediatamente al sito della Polizia delle Comunicazioni. E in ogni caso bisogna comunque collegarsi con il sito della Polizia delle Comunicazioni perché li si trovano anche i suggerimenti e le informazioni per non farsi “fregare”. Sono grandi e piccole regole peròindispensabili per non affondare nel Mar dei moderni Sargassi. Il servizio fra l’altro è raggiungibile attraverso i recapiti telefonici e le e-mail dei Compartimenti mediante le quali i cittadini possono entrare in contatto con operatori specializzati. Tali indirizzi fanno capo sia al Servizio centrale di Roma che ai 19 Compartimenti localizzati nelle principali città italiane. Parallelamente a tale servizio sussiste ovviamente la linea telefonica 113 specificatamente deputata a ricevere denunce di reato.
All’interno del sito fra le tante sezioni, molto interessanti sono quelle che da qualche tempo sono di attualità come: Servizio Emergenza Infanzia, Cyber crimine, Pirateria satellitare, Frodi con bancomat e carte di credito, Truffe su internet con il 709, Pedofilia e sicurezza della rete, un “113” dei sistemi informatici: intesa polizia-Abi, inoltre tanti consigli utili per non lasciarsi ingannare in rete ecc.

http://www.poliziadistato.it/pds/informatica/contatti.html

 


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consultati sul sito www.fabi.it nella sezione
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