La
Conferenza d’Organizzazione rappresenta per la FABI un importante
momento di confronto, al quale il Coordinamento Giovani si prepara, con
una riflessione sul proprio ruolo all’interno della Federazione
ed imponendosi nuovi traguardi.
Occorre, infatti, interrogarsi su quali siano gli obiettivi che vanno
necessariamente centrati nel prossimo futuro per rispondere in maniera
sempre più incisiva alle esigenze dei nostri iscritti.
Costoro, hanno necessità ed aspettative che – a seguito della
rivoluzione permanente
indotta dalle nuove tecnologie e dalla globalizzazione - cambiano in maniera
repentina.
Ad essere più “colpiti” sono soprattutto i giovani,
che si affacciano oggi ad una realtà lavorativa attraversata da
innumerevoli ristrutturazioni e riorganizzazioni e da una mutazione genetica
che, nell’ultimo decennio, ha stravolto i canoni standardizzati
del mercato del lavoro in tutta Europa. Nuovi importanti istituti contrattuali
sono stati adottati dalle aziende per far fronte a nuove esigenze. Fenomeni
quali il Job sharing, l’Outsourcing, i lavori a progetto, hanno
creato sì nuova occupazione potenziale, ma hanno anche visto incrementarsi
in maniera esponenziale la precarietà all’interno del mondo
del lavoro, senza introdurre, in molti casi, nuove tutele di legge per
l’universo dei nuovi lavoratori (basti pensare alla nebulosa che
ancora avvolge la materia relativa alla concessione del credito nei confronti
di chi non può vantare una stabile e duratura posizione lavorativa
).
Il sistema lavoro, peraltro, non è il solo ad essere protagonista
di un rapido e difficilmente controllabile stravolgimento. Si pensi, in
proposito, a tutto ciò che attiene la materia pensionistica, investita
da riforme e provvedimenti di rinnovamento strutturale che necessariamente
andranno ad impattare in primo luogo sui giovani, che oggi più
che mai hanno bisogno di risposte e di tutela da parte del sindacato.
Qual è allora il ruolo del Coordinamento Giovani della FABI in
un momento di così importanti cambiamenti? Come riuscire in un’azione
incisiva di tutela e di promozione dei diritti dei lavoratori, dando risposte
alle esigenze dei giovani, cioè di chi resterà più
a lungo nel mondo del lavoro?
Il primo obiettivo è quello di cercare quelle risposte, senza perdere
mai l’entusiasmo che c’è nel sapere che ci si sta adoperando
per addivenire ad un a soluzione. In più di un’occasione
si è costretti a procedere per tentativi ed errori, ma con la ferma
convinzione che, se una strada è senza sbocchi, si è sempre
pronti a riprendere il cammino su un’altra direttrice, fino ad arrivare
“ diritti alla meta” come recita uno slogan della FABI. 
Ed a quella meta intendiamo arrivare insieme ai nostri giovani iscritti;
insieme a loro intendiamo rinnovare il nostro impegno per costruire un
Sindacato che risponda alle nostre esigenze ed aspettative. E per farlo
non possiamo perdere di vista la realtà nella quale la banca vive,
la frenesia delle filiali, la sicurezza e la salute sul lavoro, la difesa
dagli atti criminosi, la pari dignità di tutti i lavoratori.
Questi temi rappresentano la vera sfida sulla quale mettere a punto i
meccanismi di un cambiamento che responsabilmente il Coordinamento Giovani
si dichiara pronto ad affrontare, insieme alla FABI tutta.
I percorsi per raggiungere i nostri obiettivi ci vedono impegnati unitariamente
ed a volte disgiuntamente da altri sindacati. Ma anche questo rappresenta
un principio di democrazia.
Il Coordinamento Giovani della FABI auspica, comunque e da sempre, una
fattiva collaborazione intersindacale, che già rappresenta una
realtà a livello internazionale, riconfermata dai lavori unitari
svoltosi in seno ad UNI Giovani, la cui riunione infra-annuale di Area
Mediterranea si è svolta presso i locali della Federazione Autonoma
Bancari Italiani alla fine di Giugno, sotto la direzione dei lavori di
Paola Cogli, Coordinatore Nazionale di FABI Giovani.
L’esperienza internazionale costituisce un esemplare modello di
cooperazione e di impegno per costruire un futuro migliore per tutti i
giovani che ogni giorno ci rinnovano la loro fiducia e per i quali ci
sentiamo impegnati. |
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