Nei
giorni scorsi l’INPS ha emanato il messaggio n. 15774 riguardante
i riflessi della riforma previdenziale sui “Fondi di solidarietà”,
fra cui quelli del credito, BCC, e Concessionarie della Riscossione.
La “delega previdenziale” aveva creato una notevole incertezza,
sia sui lavoratori in servizio che fra quelli già cessati, che
avessero maturato i requisiti per la pensione dopo il 31/12/2007.
Dopo un lungo e paziente lavoro delle parti sociali, fra cui la FABI in
prima linea per i Fondi del nostro settore, il legislatore ha finalmente
emanato un provvedimento correttivo, a seguito del quale l’INPS
ha potuto provvedere a quanto di propria competenza.
Risulta pertanto che tutti coloro che abbiano cessato il rapporto di lavoro
fino a tutto il 31/3/2005 con accesso al “Fondo di solidarietà”
rientrano pienamente nella salvaguardia dalla riforma pensionistica.
A tale data viene esaurito il “plafond” di 10.000 lavoratori
a cui è riservata la salvaguardia, secondo la normativa della riforma.
Ne consegue, pertanto, che quei lavoratori ancora in servizio che avessero
già aderito alle operazioni di esodo nei mesi scorsi, ma che con
le attuali norme maturassero la “finestra” pensionistica oltre
i 60 mesi dalla data di cessazione programmata, vedranno respinta la propria
domanda dall’INPS e dovranno attivarsi per riaggiornare la propria
posizione.
Le strutture sindacali FABI sono impegnate a verificare che le Aziende
evitino disguidi avvisando per tempo e correttamente gli interessati.
Il decreto correttivo è in ogni caso da valutare come un risultato
positivo, dando finalmente le necessarie certezze sull’applicazione
della norma, ed evitando il prolungarsi delle disparità di comportamento
che finora le Aziende del settore avevano tenuto.
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