RUSSIA 2003 |
12° giorno
Arrivarvi è già emozionante: all’improvviso, dopo decine di chilometri assolutamente “piatti”, attraverso un territorio che non offre alcun spunto, ecco – in mezzo alla macchia verde – spuntare un’infinità di guglie, tutte diverse una dall’altra, ma tutte misteriose e splendide… La sensazione visiva che si prova è davvero indescrivibile: il nostro sguardo è come “trafitto” dalle verticali architettoniche che queste strutture presentano! Questa zona, assai probabilmente per le favorevoli condizioni per l’insediamento ch’essa offriva, è stata abitata fin dai tempi più remoti: gli scavi archeologici hanno dimostrato senza ombra di dubbio che qui vi erano popolazioni residenti già nel settimo secolo a.C. Il primo documento ufficiale in cui viene nominata Suzdal è comunque solo del 1024: oggi una gran parte dei monumenti di questa autentica “città-museo” è sotto la protezione dell’UNESCO, a testimonianza di quanto sia importante – per la collettività mondiale – questo sito assolutamente imperdibile anche nel più veloce viaggio in terra russa!
Naturalmente con l’affermarsi sempre più evidente della città (già alla fine del XIV secolo essa era divenuta il centro di un vescovato e nel ‘500 al Cremlino vi era la cancelleria dell’arcivescovo) e in relazione alle ampie superfici di terra disponibile, numerosi villaggi sorsero nelle sue immediate vicinanze: ed ognuno di essi si affannava a costruire la propria chiesa… Il risultato complessivo è la Suzdal di oggi: e questo spiega anche il numero incredibile dei suoi templi! L’elemento architettonicamente più rappresentativo è certamente costituito dal Cremlino, una vistosa costruzione che si estende lungo le rive del fiume Kamenka. All’interno, in un trionfo di cupole e di campanili, travolti dal profumo dell’incenso, ecco la splendida Cattedrale della Natività della Vergine, che rappresenta anche l’edificio religioso più antico. Venne più volte rimaneggiata, come un po’ tutta la città, anche a causa dei numerosi saccheggi e incendi che le orde di barbari in più riprese causarono: ma il risultato che oggi abbiamo davanti ai nostri occhi supera ogni fantasia…
In diversi tratti si può facilmente intuire quanto la grande civiltà ellenica influisse quella che allora era una cultura russa ancora in fase di affermazione. Un altro dei monumenti più importanti è il “Monastero dell’Intercessione della Madonna”, uno dei più coinvolgenti esempi architettonici della città: molte delle sue costruzioni risalgono al ‘500 e al ‘600… Poco fuori dall’abitato (un paio di chilometri) sorge un’altra perla: si tratta del “Monastero Spasso-Eufimijevskij”, davvero imponente per le sue mura che lo fanno assomigliare ad un’autentica cittadella fortificata. Il giro esterno delle mura merita di essere compiuto, sia per rendersi conto delle incredibili proporzioni della costruzione, sia anche per ammirare il bel panorama che spazia sull’intera vallata percorsa dal fiume Kamenka.
Inoltre la magia di un coro, accompagnato dalla
dolcezza delle note musicali (è in corso una funzione) rendono questo uno
dei ricordi più vividi: semplicemente indimenticabile!
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